Autismo, presentato a Curtatone progetto sperimentale di co-housing In&Aut

SAN LORENZO (CURTATONE) Inaugurato oggi presso la Corte San Lorenzo a Curtatone un nuovo servizio residenziale sperimentale denominato ‘In&Aut’. Si tratta di progetto di co-housing, che coinvolge cinque adulti in una soluzione residenziale innovativa, in grado di offrire opportunità abitative indipendenti a persone con autismo e di garantire loro un incremento della qualità della vita.

Il servizio nasce da un progetto pilota finanziato da Regione Lombardia con la Cooperativa sociale Csa di Mantova in qualità di ente capofila del partenariato. Si pone come obiettivo principale la deistituzionalizzazione e la coabitazione di persone adulte con sindrome dello spettro autistico a basso funzionamento ad elevata intensità di sostegno (LIV3 DSM5), provenienti da strutture residenziali, semi-residenziali o da percorsi di accompagnamento all’autonomia conclusi.

Il servizio sorgerà in un’ala della cascina San Lorenzo, corte agricola totalmente riqualificata, situata presso l’omonima frazione di Curtatone.
Il progetto di co-housing ‘In&Aut’ è un modello di vita comunitario, in cui persone con esigenze diverse vivono insieme e condividono spazi e ambienti. A differenza dei tradizionali centri residenziali, il co-housing mira a promuovere l’autonomia, l’inclusione e l’integrazione sociale.

“Regione Lombardia – ha affermato l’assessore alla Famiglia, Solidarietà Sociale, Disabilità e Pari opportunità Elena Lucchini – ha voluto sostenere questo progetto per dare una risposta appropriata ed efficace alla complessità dei problemi connessi alla tutela elle persone con disabilità gravissima. Resta dunque fondamentale creare le condizioni strutturali e i contesti tecnici innovativi per una integrazione, la più articolata possibile, delle politiche e delle risorse del sistema sociale con quelle del sistema sociosanitario e sanitario”.
Infine, ha concluso l’assessore, “in questa ottica è importante mettere al centro la capacità di un territorio di integrare interventi di sostegno abitativo e sociale con specifici supporti di cura, assicurando la qualità di vita delle persone che scelgono di co-abitare. La persona diviene protagonista del proprio progetto di vita, tenuto conto delle sue risorse, dei suoi bisogni, delle sue relazioni, dei suoi desideri ed obiettivi, in un’ottica di affermazione del diritto all’autodeterminazione”.

RISORSE – Costo complessivo progetto per il biennio ’22/’24: 1.050.000 euro; finanziamento ddn regionale per il biennio ’22/’24: 504.000 euro; voucher sociosanitario regionale per il biennio ’22/’24: 198.000 euro; cofinanziamento: 348.000 euro.

RETE SOCIALE – L’esperienza pilota, come richiesto dalla delibera regionale, è collocata all’interno di una solida filiera di servizi che opera in partnership in modo strutturato. L’ente capofila Csa è supportata nella realizzazione del progetto da varie associazioni ed enti operanti sul territorio dell’Ats Val Padana, scelti per la loro competenza ed esperienza a supporto della disabilità, il rapporto di collaborazione con le istituzioni, la fiducia delle famiglie e la buona rete formale e informale, tra le quali: Coprosl, Ambito territoriale del Piano di Zona di Mantova, partner; Fondazione Sospiro, partner; Associazione San Lorenzo, partner; Fondazione Futuro, partner; Associazione La Sfida, partner; Associazione Aga, partner;

LEGGE SUL DOPO DI NOI – La legge n. 112/2016 ‘Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilita grave prive del sostegno familiare’, cosiddetta Dopo di Noi, ha sistematizzato le misure di assistenza, cura e protezione delle persone con disabilità grave, non determinata dal naturale invecchiamento o da patologie connesse alla senilità, e prive di sostegno familiare in quanto mancanti di entrambi i genitori o perché gli stessi non sono in grado di fornire l’adeguato sostegno genitoriale, nonché in vista del venir meno del sostegno familiare.