Non solo viaggiatori e merci. Autostrada del Brennero muove anche prevenzione. Lo fa
insieme alla Lilt, Lega italiana per la lotta contro i tumori, attraverso un’iniziativa
importante. La Società ha infatti deciso di donare 400mila euro per l’acquisto di un ambulatorio mobile e di sei ecografi alle altrettante associazioni Lilt delle province attraversate dalla tratta.
Un’iniziativa che nasce oggi ma si proietta nel futuro: l’automezzo, ma anche i sei ecografi, consentiranno alle sei sedi Lilt di garantire ora e per molti anni un servizio di
prevenzione di qualità a tutti coloro che vi si rivolgeranno. Inoltre raggiungendo paesi e frazioni non vicini alle sedi Lilt, saprà abbattere non solo i limiti geografici imposti dalle distanze ma anche quelli temporali e culturali, dettati purtroppo talvolta da liste di attesa lunghe e iter burocratici complessi.
“Un servizio capillare dà sicuramente alla prevenzione una decisa marcia in più –
esordisce l’Amministratore Delegato di Autostrada del Brennero Diego Cattoni – Implementare le prestazioni che la Lilt offre nel campo della prevenzione e della diagnosi precoce è per noi motivo di orgoglio, significa investire nella salute delle comunità dei territori attraversati dalla tratta. Una sensibilità che è nel Dna di Autobrennero: ricordo in questo senso l’acquisto di macchinari per le terapie intensive durante la pandemia e l’invio di attrezzature mediche a un ospedale ucraino quando scoppiò il conflitto bellico”.
La Lilt, nata nel 1922 e articolata in 106 associazioni territoriali, ha come scopo principale quello di diffondere la “cultura della prevenzione”. Una matrice in cui si inscrive il progetto siglato con Autobrennero che si articola in due passaggi: la donazione di 191,6 mila euro per l’acquisto di un camper attrezzato con ecografo portatile e di 207,9 mila euro
per l’acquisto di sei ecografi. “È importante – osserva Mario Cristofolini, Presidente Lilt Associazione Provinciale di Trento Ets-OdV, capofila dell’iniziativa – che tutta la popolazione abbia un atteggiamento attivo nel contrastare il cancro, che nel 50% dei casi ci procuriamo noi. Si può evitare con la prevenzione primaria, praticando corretti stili di vita. La prevenzione secondaria o diagnosi precoce consente di individuare
il tumore quando è all’inizio e può essere eliminato con interventi e terapie non troppo
invasivi. In questi campi Lilt è impegnata da tempo ed è fondamentale che sia dotata di
strumenti diagnostici efficaci e mezzi per raggiungere luoghi periferici”.
Il veicolo, spostandosi tra valli e paesi in occasione di eventi di sensibilizzazione e
campagne nazionali, favorirà infatti la diffusione di una cultura della prevenzione primaria ma anche l’accesso alla diagnosi precoce. A bordo si svolgeranno vere e proprie visite e
consulenze per l’eventuale individuazione di alcune neoplasie, come l’ecografia mammaria o la visita della cute e dei nei, la visita urologica e ginecologica.