La riapertura di numerosi cantieri stradali e autostradali su tutto il territorio nazionale, dopo la pausa estiva, sta generando gravi disagi per il settore dell’autotrasporto. A lanciare l’allarme è CNA-Fita, che in una nota ufficiale denuncia una situazione ormai critica e insostenibile per le imprese del comparto.
I ritardi nella consegna delle merci sono diventati una costante quotidiana, con ripercussioni dirette sui rapporti di lavoro e sulla sicurezza stradale. Le aziende committenti, infatti, esercitano forti pressioni per il rispetto dei tempi contrattuali, mettendo in difficoltà le imprese che operano nel rispetto delle regole. “Il passo dal richiamo verbale all’esclusione dai rapporti di lavoro può essere breve”, sottolinea CNA-Fita, evidenziando il rischio concreto di penalizzazioni ingiuste per chi lavora nella legalità.
A complicare ulteriormente il quadro, da quest’anno è entrato in vigore un aumento dell’1,8% dei pedaggi autostradali, che si traduce in un costo medio annuo aggiuntivo di oltre 360 euro per camion. Sebbene formalmente allineato all’inflazione programmata, l’incremento appare inaccettabile alla luce delle condizioni critiche delle infrastrutture, spesso oggetto di lavori, deviazioni e rallentamenti.
CNA-Fita ribadisce con forza che il rispetto delle infrastrutture, la sicurezza stradale e il diritto al lavoro devono essere considerati principi inalienabili, e chiede alle istituzioni un confronto urgente per tutelare un settore strategico per l’economia nazionale.