Bancarotta, Antonio Caranci patteggia tre anni

Bancarotta, Antonio Caranci patteggia tre anni

MANTOVA – Antonio Caranci, 58 anni, ha patteggiato ieri tre anni di reclusione in udienza preliminare per il processo per il fallimento delle società Best Catering in liquidazione, Mantova Commercio e Mercato e Palamantova srl. Con lui a giudizio, davanti al gup Arianna Busato, anche Nicoletta Rossi, liquidatore della Best Catering condannata in abbreviato a due anni, pena sospesa e non menzione.
Assolta invece dalle accuse per non aver commesso il fatto Sara Moro, liquidatore della Mantova Commercio e Mercato.
Le accuse nei confronti dell’imprenditore andavano dalla distrazione di fondi ad una tenuta contabile atta alla mancata ricostruzione del patrimonio sociale, al sistematico inadempimento di debiti erariali e contributivi per quasi un milione e 600 mila euro alla distrazione, nell’ambito del crac “Palamantova” di un milione e 700 mila euro.
In qualità di amministratore unico e amministratore di fatto alla data del fallimento della società Best Catering in liquidazione avrebbe avrebbe distratto 227 mila euro.
In concorso con Nicoletta Rossi, in qualità di amministratore della Best Catering, avrebbe distratto 291.728 euro mediante la compensazione di crediti con la società “Mantova Commercio e Mercato” di cui era amministratore.
Secondo gli inquirenti poi i due imputati avrebbero aggravato il dissesto della Best Catering astenendosi dal chiederne il fallimento nonostante la società avesse registrato perdite di 128 mila euro già nel 2012.
Caranci era anche imputato, questa volta insieme a Sara Moro, del fallimento di Mantova Commercio e Mercato accusato di aver tenuto la contabilità in modo da rendere impossibile la ricostruzione del patrimonio, oltre al sistematico inadempimento di debiti erariali e contributivi per 590 mila euro.