Bar di via Cesare Battisti chiuso per mafia, il Tar conferma il provvedimento

MANTOVA – Il bar di via Cesare Battisti in città, Bakery Cafè – conosciuto anche come Dersut Cafè, era stato chiuso per legami con la mafia lo scorso 7 novembre dopo la notifica del 24 ottobre dell’interdittiva antimafia da parte della Prefettura.
I titolari del locale non hanno voluto accettare però il provvedimento e si sono rivolti al Tar di Brescia per farlo annullare.
I giudici del tribunale amministrativo hanno respinto l’istanza di sospensione dei provvedimenti di Prefettura e Comune di Mantova, che aveva contemporaneamente sospeso la Scia -Segnalazione certificata di inizio attività.
Il Tar ha evidenziato che nell’interdittiva della Prefettura “risultano ben evidenziati i molteplici e ricorrenti collegamenti della società ricorrente con altre società e altri soggetti già destinatari di informazione interdittiva antimafia”. Il Tar ha poi validato la legittimità del provvedimento della Prefettura in tutte le sue parti.
Nel caso del Bakery Cafè ricordiamo il provvedimento di chiusura era collegato in particolare a legami che porterebbero a Carlo Pezzo, il 38enne originario di Vibo Valentia, uomo di fiducia del clan dei Bonavita, arrestato sempre a inizio novembre scorso nell’ambito dell’operazione “Cerbero”, con l’accusa di reato di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti.
In particolare era emerso che la società a cui il bar faceva riferimento, dopo aver acquisito un ramo di azienda di un altro ente, aveva avviato, attraverso dei prestanomi, la gestione di alcuni locali in via Cesare Battisti. Obiettivo far diventare la strada terra di conquista dell’ndrangheta.