MANTOVA – Nuova aggressione all’ospedale Carlo Poma, dove un dipendente di 37 anni è stato preso di mira da un frequentatore abituale della struttura, successivamente fermato dalle forze dell’ordine. L’episodio è avvenuto ieri mattina, intorno alle 7.30. Protagonista di questo ennesimo caso di violenza nei confronti del personale sanitario è un italiano di 30 anni, senza fissa dimora, che da circa dieci giorni stazionava tra la sala d’attesa esterna e il pronto soccorso, arrecando disturbo sia agli operatori sia agli utenti. Ne dà notizia l’edizione odierna de “La Voce di Mantova”.
La situazione è degenerata quando, a seguito di un alterco con uno dei barellieri, il 30enne è passato alle mani, aggredendo il dipendente con calci e pugni. Ne è nata una violenta colluttazione, interrotta grazie all’intervento di altri operatori ospedalieri. Poco dopo, sul posto sono arrivate le forze dell’ordine che hanno preso in consegna l’aggressore. Il barelliere, invece, è stato assistito per lesioni a una spalla e a un braccio, ed è stato dimesso con una prognosi di circa dieci giorni.
Dalle testimonianze raccolte, è emerso che il 30enne, già noto per problemi di dipendenza, avrebbe eletto l’ospedale a sua dimora notturna, passando le notti nella sala d’attesa esterna. Durante il giorno, l’uomo sarebbe solito avvicinare i pazienti e chiedere loro soldi, arrivando anche a minacciare il personale sanitario per ottenere prescrizioni di farmaci.
Questo non è un caso isolato per l’ospedale Carlo Poma, dove si sono già verificati episodi di aggressione al personale sanitario. Lo scorso luglio, una paziente aveva colpito una dottoressa con un bastone durante una visita, e un altro paziente aveva aggredito un infermiere con un pugno a ferragosto. Nonostante la presenza di guardie giurate e l’installazione di pulsanti di emergenza per le aggressioni, il problema sembra tutt’altro che risolto.