OSTIGLIA – Botta e risposta tra il Comitato “Cittadini per l’Ambiente” e il sindaco di Ostiglia Luciano Barberio. Il Comitato ha deciso di rinunciare al ricorso contro l’impianto Bess di Ostiglia, ma la decisione è stata tutt’altro che serena. Durante l’assemblea svoltasi venerdì sera, i rappresentanti del Comitato hanno annunciato la scelta con toni di forte amarezza e con accuse precise rivolte sia alla ditta proponente sia all’amministrazione comunale guidata da Luciano Barberio.
Secondo il presidente Franco Chiavegatti, la rinuncia sarebbe stata “forzata” dal timore di una causa civile milionaria, dopo che la società aveva inviato due diffide, ipotizzando una richiesta di risarcimento danni per circa 200 milioni. Ma, soprattutto, il Comitato punta il dito contro il Comune, accusato di avere tenuto un atteggiamento “di doppiezza”. «L’amministrazione – ha dichiarato Chiavegatti – ha detto di voler sostenere il nostro ricorso, ma nei fatti non lo ha fatto. Aveva accesso a tutti i documenti utili per la causa e avrebbe potuto depositarli al Tar, ma non lo ha fatto. Dopo aver dato il via libera iniziale all’impianto, ha corretto la linea solo a parole. Questo doppio gioco ha vanificato le speranze dei cittadini di bloccare l’impianto».
Alle accuse non sono però rimaste senza replica. Il sindaco di Ostiglia, Luciano Barberio, ha risposto con fermezza, respingendo ogni addebito e ribaltando le responsabilità. «L’amministrazione comunale non ha mai tenuto comportamenti ambigui nei confronti del Comitato – ha affermato –. Abbiamo presentato un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica contro l’insediamento dell’impianto e, quando il Comitato ha deciso di rivolgersi al Tar del Lazio, abbiamo sostenuto anche quella iniziativa. Nessuna doppiezza, dunque, ma semmai errori commessi dal Comitato nella legittimità degli atti presentati».
Barberio ha infine ribadito che il Comune «si è sempre mosso nell’alveo della legalità e con la massima chiarezza – sottolineando che – a uscire da quei binari non è stata la giunta comunale».