Bivacchi in piazza Castello, opposizioni all’attacco: “Si allestisca area idonea all’accoglienza”

MANTOVA – Lega all’attacco dell’amministrazione comunale cittadina, dopo i bivacchi di migranti in piazza Castello, documentati dai consiglieri d’opposizione in questi giorni: “I bivacchi di migranti in Piazza Castello – dice il consigliere Tommaso Tonelli – e i panni stesi sulle siepi di Piazza Lega Lombarda dimostrano l’assoluta incapacità di questa amministrazione ad affrontare qualsiasi problema emerga. Se si decide di accogliere questi ragazzi nella città, a quanto sembra in attesa di un permesso, non è accettabile lasciarli dormire a terra e non dare loro un qualsivoglia possibilità di utilizzare un bagno, costringendoli così a lavarsi nelle fontane e svolgere i propri bisogni chissà dove.
Un’amministrazione un minimo capace avrebbe individuato un area appropriata, allestito una tenda temporanea con delle brandine e qualche bagno chimico. Oppure non li si accoglie nella città e li si indirizza in un Comune più accogliente o semplicemente meglio amministrato dove, forse, possano essere trattati meglio. E invece i campioni di accoglienza, i cosiddetti democratici sempre pronti a sbandierare vanamente i diritti delle minoranze, preferiscono trattarli in modo disumano: farli dormire a terra, senza nemmeno l’uso di servizi igienici”. Critico anche Stefano Rossi (Mantova Ideale): “Piazza Castello, la celebre piazza a cui si accede da Piazza Sordello attraverso il monumentale ingresso affrescato, opera di Antonio Maria Viani, è oggi ridotta così: un enorme bivacco. Quindici/venti persone che da tempo la notte dormono indisturbate sul selciato dello spazio che si apre all’interno del Palazzo Ducale, residenza storica dei Gonzaga, signori di Mantova. […] Ma coloro che da sette anni amministrano la nostra bella città, così intenti a gettare il denaro pubblico in fesserie (cannocchiali finti, isolotti sul lago, barchette sul Rio, inutili parchi e ciclabili), sanno cos’è il decoro e arrivano ad immaginare dove questi signori alla sera (o al risveglio al mattino) andranno a fare i loro bisogni, visto peraltro che, nonostante lo ripetiamo allo sfinimento, in questa città non esistono dei bagni pubblici?”