MANTOVA – Sono tante le proteste che si stanno levando in questi giorni tra chi ha ricevuto, insieme alla bolletta del servizio idrico, la lettera in cui la società Aqa (ex Tea Acque) comunica l’adeguamento del deposito cauzionale con nuove modalità di pagamento in base alle fasce che vanno da un minimo di 15 euro per un consumo da 0 a 70 metri cubi a 1.500 euro oltre 3001 metri cubi.
Questo importo, che viene calcolato annualmente, per i nuovi clienti viene addebitato su tre fatture (50%+50%+25%) e per chi è già clienti in due fatture (50%+50%). Chi ha la domiciliazione bancaria però non paga il deposito.
Il fatto è presto spiegato: il deposito cauzionale serve innanzitutto per far fronte alle numerose situazioni di morosità. Ma proprio qui scatta la prima protesta: “Gli utenti che vanno in posta e pagano regolarmente le bollette, perché devono pagare il deposito? Significa che tali utenti sono potenziali mal pagatori? Viene presunto che sono morosi? Perché questa discriminazione? C’è da fidarsi delle banche dato che anche in caso di domiciliazioni bancarie capitano disagi e disguidi?” dicono alcuni utenti privi di domiciliazione bancaria che si sentono discriminati rispetto a coloro che ce l’hanno.
Da Aqa, società del Gruppo Tea, si spiega (come nella lettera allegata alla bolletta) che “a inizio anno il deposito cauzionale per il Servizio idrico integrato sarà ricalcolato sulla base del sistema previsto da Arera (delibera 86/2013)”. E anche in questo caso chi protesta si chiede come mai si dia attuazione ora a una delibera vecchia di ben 11 anni. Ma la cosa che dà più fastidio è “il fatto che Aqa ha già messo nel computo della fattura la prima rata del deposito cauzionale e quindi ha già messo le mani nelle tasche degli utenti senza alcun preavviso”.
Gli utenti convinti di subire una discriminazione promettono battaglia.
Tea, dal canto suo, oltre a ribadire dunque che il deposito viene ricalcolato da un sistema deciso da Area, specifica che questo” è un contributo che il gestore può addebitare a titolo di garanzia per l’eventuale morosità dell’utente ed è applicato solo alle utenze che non hanno la domiciliazione bancaria, ossia l’addebito diretto delle bollette sul conto corrente; sono inoltre esclusi i beneficiari del bonus sociale e le utenze della pubblica amministrazione. Al momento della risoluzione del contratto, o dell’attivazione della domiciliazione bancaria, il deposito verrà restituito maggiorato degli interessi legali”.
Difficile, se non quasi impossibile, che chi ha la domiciliazione bancaria possa non pagare le bollette, molto più facile che avvenga tra chi non ce l’ha, è il ragionamento che sta alla base della scelta di Arera.
A quanto ammonta il nuovo deposito cauzionale? Questo sarà determinato per tipologia di utenza e fascia di consumo; annualmente verrà ricalcolato verificando la fascia di appartenenza (considerando una tolleranza del 20%). Eventuali differenze a debito per l’utente saranno rateizzate nelle successive due fatture di consumi, mentre differenze a credito saranno restituite con la prima fattura utile maggiorate di interessi calcolati al tasso legale” si legge nella lettera
Come viene addebitato?
- Nuovi clienti: addebito in tre fatture consecutive (50% / 25% / 25%)
- Già clienti: addebito in due fatture consecutive (50% / 50%); ogni deposito eventualmente già versato fino a oggi verrà compensato.
Come spiegato, la funzione del deposito cauzionale è quella di compensare situazioni di morosità. In tale evenienza il deposito sarà ricostituito con riaddebito nella prima fattura utile. Per i clienti domestici gli importi sono riportati di seguito, mentre i clienti non domestici sono invitati a verificare il sito www.aqamantova.it.
Aqa informa infine, che nei prossimi mesi il bollettino MAV sarà sostituito dal bollettino postale che permette il pagamento oltre che agli uffici postali anche presso le tabaccherie, le edicole, i bar e i supermercati abilitati. Rimangono attive le altre modalità di pagamento, tra le quali, in modo sicuro e gratuito, attraverso il sito www.teaspa.it sportello online ConTea, nella sezione “I MIEI CONTRATTI”
fascia | euro |
consumo da 0 a 70 m3 | 15 |
consumo da 71 a 150 m3 | 60 |
consumo da 151 a 300 m3 | 100 |
consumo da 301 a 500 m3 | 180 |
consumo da 501 a 1000 m3 | 330 |
consumo da 1001 a 3000 m3 | 500 |
consumo oltre 3001 m3 | 1500 |
Buongiorno, gradirei conoscere qualcuno che ha seguito questa questione per potermi confrontare.
Vorrei capire se qualcosa si è mosso dopo la protesta
La ritengo una forma vessatoria e discriminatoria con aggravante di “sanzione” per chi ha fatto una scelta diversa cioè quella di non canalizzare l’utenza.
Grazie per chi sarà in grado di mettersi in contatto
Buongiorno, anch’io gradirei da parte di chi ha maggiore informazioni sulla questione DEPOSITO CAUZIONALE,
io la chiamerei FURBATA da parte del gestore
nel senso che questo DEPOSITO ( a detta loro ) verrà richiesto tutti gli anni agli utenti che non hanno aderito alla domiciliazione bancaria
delle bollette.
INGIUSTIZIA per le persone oneste che hanno sempre pagato con regolarità.