Bruno Tabacci cittadino onorario di Quistello. “Qui ho iniziato quando i Consigli comunali erano una grande scuola di formazione politica”

QUISTELLO – Il Comune di Quistello ha conferito stamani la cittadinanza onoraria a Bruno Tabacci. Per l’occasione è stato indetto un Consiglio Comunale aperto dal titolo; “50 anni di politica vista con gli occhi di un protagonista quistellese”.
Tabacci, classe 1946, è nato infatti a Quistello (frazione di San Rocco) e qui, come ha ricordato lui stesso, è iniziata la sua lunga attività politica che lo ha visto ricoprire molteplici ruoli, tra cui presidente della Regione Lombardia dal 1987 al 1989 e Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio nel governo Draghi. Oggi è deputato di Impegno Civico, unico eletto della lista in tutta Italia.
Dopo il lungo elenco di attività e incarichi politici letti dal sindaco Gloriana dall’Oglio, che poi ha consegnato a Tabacci la pergamena riportante la cittadinanza onoraria, quest’ultimo ha ringraziato per il riconoscimento e ha fatto un salto indietro nel tempo tornando al 1970 quando venne eletto per la prima volta consigliere comunale a Quistello nelle file della Democrazia Cristiana. L’anno successivo entrò in giunta.
“In quegli anni c’era ancora l’imposta di famiglia che dava una fotografia precisa del paese e prevedeva un rapporto diretto con i cittadini. Venne poi smantellata” dichiara Tabacci
dalle cui parole traspare una certa nostalgia per quella stagione politica, o meglio per una stagione in cui la politica contava davvero.
“Il mio non è stato un percorso facile. Dopo che sono stato eletto per la prima volta in Parlamento nel 1992 è finita la DC che era il mio partito che mi aveva espresso. Poi è arrivata la seconda Repubblica assolutamente non confrontabile con la prima quando c’erano ben 8 milioni di italiani iscritti ai partiti” dichiara il deputato.
“I partiti coprivano un ventaglio di presenza che consentiva alla politica di interpretare il dettato costituzionale” sottolinea Tabacci evidenziando come oggi la situazione sia completamente all’opposto e il distacco dalla politica, che ha avuto uno dei suo apici con l’assentesimo nelle ultime elezioni del 25 settembre, ne è testimonianza.
Tabacci torna con la mente proprio agli anni in Amministrazione a Quistello. “Pensate che c’era un direttivo DC che si riuniva settimanalmente e faceva il preconsiliare. In occasione dei Consigli comunali quest’aula era sempre piena di cittadini fino alle scale. Le prime due ore dei Consigli erano dedicate a ordini del giorno relativi spesso alla situazione internazionale, all’Europa, comunque ad argomenti di politica, poi venivano le delibere sui temi amministrativi. Era una grande scuola di formazione della politica” ha continuato Tabacci.
Al termine del suo discorso hanno preso la parola, per evidenziare l’importanza della sua attività politica, il presidente della Provincia Carlo Bottani, la deputata del PD Antonella Forattini, Maurizio Ottolini, storico dirigente di Confcooperative e già segretario di Tabacci, e Giuseppe Guzzetti, presidente democristiano di Regione Lombardia prima di Tabacci, dal 1979 al 1987.