Caldo, anche le stalle si adeguano. Doccette e ventilatori per garantire il benessere animale

MANTOVA – Stalle in trincea per l’arrivo di Caronte, l’anticiclone africano che sta investendo l’Italia da Nord a Sud con temperature anche oltre i 40 gradi. Lo afferma Coldiretti Mantova nel sottolineare che negli allevamenti sul territorio sono scattate le contromisure per difendere gli animali dalle temperature elevate. E così ventilatori, doccette e sistemi di raffrescamento sono attivi e la dieta alimentare prevista per gli animali è leggermente modificata, così da contribuire ad alleviare gli effetti del caldo.

Nelle stalle da latte – precisa Coldiretti Mantova – le vacche stanno producendo leggermente meno latte rispetto agli standard, con una produzione in flessione in alcuni casi fino al 5-10% in meno, proprio a causa delle alte temperature e della ridotta escursione termica fra il giorno e la notte. Il clima ideale per le bovine, infatti, è fra i 22 e i 24 gradi, soglia oltre la quale mangiano gli animali riducono l’ingestione di cibo, tendono a bere di più e a produrre meno latte.

Gli allevatori – afferma Coldiretti Mantova – stanno intervenendo anche sulle razioni alimentari, somministrando pasti più leggeri ricchi di fibre e potassio, distribuiti un po’ per volta per invogliare gli animali a nutrirsi senza appesantirsi e aiutarli così a resistere alla calura.

“Per garantire il benessere degli animali – dichiara Simone Minelli, allevatore di Motteggiana – abbiamo attivato in stalla ventole, sistemi di raffrescamento, doccette di acqua pesante e acqua nebulizzata. Le vasche di abbeveraggio, poi, dispongono di acqua abbondante e pulita, fresca, ma non fredda, così da evitare disordini metabolici dati dall’eccessiva assunzione in pochi istanti”.

“Già da un mese abbiamo modificato la razione alimentare per le bovine, in modo da fornire un prodotto più leggero e appetibile – afferma Silvano Cappellari, allevatore di Medole – e fra i sistemi anti-caldo abbiamo attivato tutte le pale di ventilazione per il ricambio dell’aria e le doccette per l’acqua pesante e quella nebulizzata, che viene diffusa nei pressi della corsia di alimentazione, così da incentivare gli animali ad avvicinarsi alla mangiatoia”.

Anche i bovini da carne, gli avicoli e i suini soffrono l’aumento delle temperature di questi ultimi giorni e l’ammodernamento delle stalle e delle strutture di allevamento sono indispensabili per mitigare gli effetti del caldo. Fra le realtà all’avanguardia, a Sustinente c’è quella di Claudio Veronesi, che alleva 1.250 scrofe a ciclo chiuso. “Nella scrofaia abbiamo un impianto di raffrescamento ad acqua, interamente automatizzato, mentre nell’area dei suini grassi sono state installate ventole e cupolini che lavorano movimentando l’aria, favorendone il ricambio e operando per abbattere la temperatura di 4-5 gradi”, spiega Veronesi. “In questi giorni – prosegue – gli impianti sono operativi 24 ore al giorno, modificando l’intensità delle pale in base al rilevamento delle temperature”.

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