Cappellari, accesso pilomat :”Invalidi discriminati”. Il Comune: “nessuna discriminazione”

MANTOVA – “Una situazione discriminatoria verso le persone con disabilità, residenti e no. Il sindaco Palazzi e la sua giunta di sinistra si dicono a parole inclusivi e accoglienti ma nei fatti impediscono tramite i dissuasori mobili (pilomat ndr)l’ingresso in città alle persone con disabilità. Tutti i titolari di pass per la zona a traffico limitato hanno il riconoscimento della targa, l’unica categoria esclusa è proprio quella dei disabili. Peggio ancora è che l’amministrazione si assume il diritto di giudicare quali siano i motivi per cui un disabile deve entrare in Ztl. Siamo di fronte a una decisione scandalosa e contraria alla normativa sulle barriere architettoniche”.
Così il consigliere regionale della Lega Alessandra Cappellari interviene sul caso sollevato dal consigliere comunale leghista Tommaso Tonelli.
“Porterò il caso in Regione chiedendo di informare di questo grave contesto il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli. Sindaco e assessore competente dovrebbero ben conoscere la normativa in materia che consente la circolazione e la sosta ai possessori di contrassegno per disabili sia nelle Ztl sia nelle aree perdonali urbane. Bene ha fatto il consigliere leghista Tonelli a sollevare il caso e chiederò a Regione di riferire al Ministero per garantire alle persone con disabilità, residenti e no, l’accessibilità anche nelle aree delimitate dal sistema di gestione ottica dei dissuasori mobili e porre rimedio a questa situazione vergognosa” conclude Cappellari.

Pronta la risposta del comandante della Polizia Locale di Mantova Paolo Perantoni che spiega: “non c’è nessuna discriminazione in quanto nelle zone delimitate dai dissuasori possono accedere solo i residenti,i domiciliati o i titolari di attività. Chi ha il pass per la Ztl A del centro storico non può accedere a queste zone che sono considerate aree ad alta densità pedonale ed è la stessa normativa a stabilire che i pedoni devono essere tutelati limitando al massimo la circolazione dei veicoli”.
“A Mantova abbiamo 29 mila pass invalidi sia di cittadini del capoluogo che di altri comuni, capiamo bene che cosa accadrebbe se dovessimo consentire l’accesso a un numero così alto di veicoli” prosegue Perantoni che spiega come comunque, se un disabile ha necessità di entrare nella zona deliminitata dai dissuasori basta che contatti la Polizia Locale fornendo il proprio numero di pass invalido e il dissuasore viene abbassato“.

Per quanto riguarda l’accesso al resto della Ztl il comandante della Polizia Locale spiega che si sta studiando l’adeguamento del software delle telecamere per far si che possa dialogare con la piattaforma informatica, unica e nazionale, istituita alcuni anni fa dal Ministero per il rilascio del Cude (contrassegno unico disabili europeo). L’obiettivo di tale piattaforma è che gli uffici comunali di ogni città italiana possano verificare che la targa associata ad un contrassegno sia abilitata ad accedere nelle zone a traffico limitato. Il limite, non trascurabile, è che oggi solo poche decine di Comuni italiani si sono attivati in tal senso.
A Mantova comunque se un titolare di pass invalido ha necessità di circolare in ztl può fare richiesta alla Polizia Locale e, se la necessità è temporanea, può compilare la richiesta anche dal sito del Comune. Tra l’altro a Mantova ogni disabile ha il diritto a tre pass auto mentre il sistema della piattaforma informatica nazionale prevede che venga collegata un’unica targa di auto.