Carabinieri forestali, nel 2021 nel mantovano 212 sanzioni per 200mila euro e 51 notizie di reato

MANTOVA – In totale 212 sanzioni amministrative per un complessivo di 170mila euro (per un totale di 200.000), 51 notizie di reato in ambiti che vanno dalle violazioni su rifiuti, vincolo paesaggistico, caccia, agricoltura: questi alcuni dei numeri dell’attività 2021 dei carabinieri forestali di Mantova.

Sanzioni per 40mila euro sono state comminate per violazioni riguardanti il taglio piante non autorizzato o la trasformazione non autorizzata di uso del suolo (per esempio da boschivo ad agricolo).

Nel complessivo delle sanzioni, anche i sequestri di diversi camion per trasporti senza formulario, ma il mirino dei carabinieri forestali si è spostato anche sull’abuso di fitofarmaci in agricoltura e sullo spandimento illecito dei reflui di allevamento (32mila euro in sanzioni).

Ulteriori 30mila euro in multe sono stati elevati lo scorso anno per lo scarico abusivo di rifiuti, specialmente per quanto riguarda l’ambito dell’edilizia, con l’obbligo accessorio degli oneri di ripristino ambientale.

Particolarmente importante anche l’attività di contrasto al bracconaggio, che ha portato alla denuncia di 139 persone tra le province di Mantova, Bergamo e Brescia.

I DATI IN LOMBARDIA

Nella nostra regione i controlli sono stati 36.047 e il numero delle persone controllate è pari a 13.698.
I numeri dei reati perseguiti e delle persone denunciate seguono un trend crescente nell’ultimo quadriennio.
1256 le persone deferite all’Autorità Giudiziaria, 1.465 i reati perseguiti, principalmente nei settori della tutela della fauna (26%), delle discariche e rifiuti (25%), della tutela del territorio (17%), degli incendi boschivi (11%) e degli inquinamenti (4%). I sequestri penali sono stati 488, mentre gli arresti 11, di cui ben 9 nel settore discariche e rifiuti.
2.624 gli illeciti amministrativi accertati, 2.584 le persone sanzionate, per un importo totale notificato pari ad oltre nove milioni di euro (9.416.213 €).
Nel 2021 sono state completate alcune indagini rilevanti nel settore della gestione dei rifiuti e delle discariche. Esse hanno portato all’esecuzione di 6 arresti nel Pavese e in provincia di Brescia al sequestro preventivo di una società operante nel settore del recupero dei fanghi di depurazione per un valore di 12 milioni di euro e di un’area estesa 30.000 m2 all’interno del sito di interesse nazionale “Brescia-Caffaro”.
La Comandante, Generale di Brigata Simonetta De Guz, illustrando i dati, ha precisato che l’attività operativa è uno degli aspetti del lavoro poliedrico svolto giornalmente, che comprende molteplici ambiti, come la previsione del grado di pericolo delle valanghe (Meteomont), il controllo degli ecosistemi forestali (Con.Eco.For.), il censimento degli alberi monumentali, la partecipazione ai progetti LIFE dell’Unione Europea, solo per citarne alcuni. È stato anche importante il ruolo svolto nell’ambito della protezione civile con gli interventi di soccorso nelle aree montane e nell’educazione ambientale, con numerose iniziative che hanno coinvolto la cittadinanza e gli istituti scolastici.

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