Cartiera, 21 contratti con taglio delle ore sino al 31 gennaio. Tutti confermati se riparte la produzione

Cartiera, 21 contratti con taglio delle ore sino al 31 gennaio. Tutti confermati se riparte la produzione
Soffiati, Soncini e Perboni

MANTOVA – Un incontro di circa tre ore quello tra i segretari generali di Cgil Mantova, Cisl Asse del Po e Uil Cremona Mantova Daniele Soffiati, Dino Perboni e Paolo Soncini e la società Cartiere Villa Lagarina (Gruppo Progest), assistita da Confindustria, per discutere del rinnovo dei 21 contratti in scadenza dei dipendenti dello stabilimento di viale Poggio Reale.
Al termine i sindacati e l’azienda, con l’amministratore delegato Francesco Zago, affidano a un comunicato congiunto l’esito del vertice. Si legge così che l’azienda “ha espresso la volontà di ricercare una soluzione che eviti la chiusura del rapporto lavorativo di 21 dipendenti in scadenza, salvaguardando ad un tempo tutti gli altri rapporti, formulando una proposta che consenta la conservazione di tutti i posti di lavoro con una rimodulazione per tutto il personale dell’orario lavorativo pur in assenza dall’aprile 2019 di attività produttiva e prorogando i rapporti a termine sino al 31.01.20 in forza di accordo sindacale di prossimità”.
La rimodulazione dell’orario lavorativo significa che bisognerà andare verso una riduzione delle ore sfruttando innanzitutto i periodi di ferie e permessi e poi le ore di lavoro vero e proprio. In questo modo ci sarà meno gente operativa in cartiera, almeno fino a quando non dovesse riprendere la produzione nello stabilimento.
Su questo fronte anche la data del 31 gennaio 2020 come proroga dei contratti potrebbe essere uno stimolo verso gli enti mantovani affinchè la Conferenza di Servizi prenda entro questo termine una decisione relativa alla Valutazione di Impatto Ambientale (Via) per il raddoppio della produzione.
A fine gennaio saranno passati tra l’altro oltre 9 mesi dal giorno in cui alla cartiera è stato vietato di produrre. Ecco perchè – si legge sempre nel comunicato congiunto “le parti, auspicano che in tempi brevi sia dato finalmente corso all’attività produttiva dello stabilimento, in modo da realizzare la piena capacità occupazionale del sito con una concreta prospettiva di crescita della forza lavoro”.
Cgil, Cisl e Uil, preso atto dello sforzo profuso sin qui dall’azienda, si sono dichiarate disponibili a ricercare una soluzione in tal senso e si riservano ogni decisione all’esito del necessario passaggio in assemblea con tutti i lavoratori che si terrà domani mattina dalle 9 alle 11.