CASALOLDO – Nella giornata di domenica, i Carabinieri a seguito di appostamenti sono interventi in un’area attigua a una corte agricola dove si stava alzando una colonna di fumo nero. Giunti sul posto, i militari hanno notato la presenza di un grosso cumulo di rifiuti speciali pericolosi composto oltre che da inoffensivi rami anche da flaconi di plastica, bancali di legno trattato, vasi in terracotta, parti di micro-elettrodomestici e confezioni di fitofarmaci vuote, che stava bruciando.
Dopo aver messo in sicurezza l’area, i Carabinieri hanno individuato il responsabile, ovvero il proprietario dell’azienda agricola che è stato denunciato a piede libero per smaltimento illecito di rifiuti tramite combustione.
La combustione di rifiuti che non siano costituiti da semplici residui di attività agricole e forestali in piccole quantità, è sempre un reato, punito severamente dalla legge per il pericolo che incendi di questo tipo rappresentano per la salute pubblica, a causa dell’emissione di sostanze potenzialmente molto velenose, come le diossine, ed in modo particolare in un territorio, quello della Pianura Padana, contrassegnato da indici della qualità dell’aria estremamente critici.