CASTEL D’ARIO – E’ probabilmente la casa più vecchia di Castel d’Ario, risalente addirittura al 1698. Ma non solo: quelle mura hanno visto nascere anche una leggenda dell’automobilismo e del motociclismo italiano e internazionale, nel 1892: Tazio Nuvolari.
Ora l’antica villa padronale, che dà sulla statale 10, e di proprietà privata (attualmente della famiglia Longhini, che la abita alcuni mesi all’anno) risulta in vendita, tanto che si può trovare l’annuncio su alcuni siti specializzati e su quello di una storica agenzia immobiliare mantovana. Palazzo e dipendenze di circa 1.300 mq di superficie, attorniati da un parco di oltre 3.500 mq.
Grandi stanze decorate, con rappresentazioni a parete, in un luogo che ha fatto la storia del paese, poiché all’interno del complesso, a metà dell’Ottocento, si tenevano, nell’ampio salone, anche spettacoli teatrali gestiti dall’allora società del Carnovalone. Tali rappresentazioni, si racconta, avevano l’obiettivo di portare avanti moti antiaustriaci, fomentati dai possidenti terrieri, che aizzavano la popolazione a questo scopo. Proteste antiaustriache che a Castel d’Ario trovavano terreno fertile e furono all’origine (1848) anche, ad esempio, della celebre Bigolada.
Sul finire del diciannovesimo secolo il complesso diventò di proprietà della famiglia Nuvolari e lì nacque, dicevamo, il futuro campione. Che però ci abitò solo qualche anno, prima di trasferirsi alla Ronchesana, un’altra abitazione nel territorio casteldariese, ma vicina a Bazza. Tre targhe, all’interno della Villa, ricordano la nascita del mantovano volante, l’ultima apposta nel 2007 da un gruppo di appassionati dell’ACI.
Un posto ricco di storia, tanto che è annoverato tra i beni culturali della Lombardia, e che è stato scelto tra i “luoghi del cuore” del Fai.