CASTELBELFORTE – Incidente mortale sul lavoro questo pomeriggio poco prima delle 16 negli stabilimenti Nuova Tesi System di Via Parolara, 57 a Castelbelforte, azienda che si occupa di prefabbricati in calcestruzzo. A perdere la vita un 40enne di origine marocchina, Tarik Bouchouka, residente a Goito. Da una prima ricostruzione sembra che l’uomo fosse alla guida di un muletto, quando ha perso l’equilibrio ed è caduto da un’altezza di circa un metro, in quel momento stava passando un grosso rimorchio utilizzato per il trasporto di prefabbricati che l’ha investito uccidendolo sul colpo. L’uomo è rimasto incastrato sotto le due ruote posteriori del mezzo.
Il 40enne era dipendente di una ditta esterna che lavorava in appalto. Dipendente di una ditta esterna anche il lavoratore che era alla guida del mezzo che ha involontariamente lo ha investito. Sul posto i Carabinieri di Mantova e i tecnici di Ats Valpadana per ricostruire l’esatta dinamica di quanto accaduto. I sanitari del 118 sono intervenuti con due ambulanze e l’elisoccorso da Verona, ma per l’uomo non c’era già più nulla da fare.
Tarik lascia nel dolore la moglie e una bimba di 5 anni che vivono ancora in Marocco e che presto lo avrebbero raggiunto a Goito. La famiglia stava infatti per ricongiungersi, serviva solo il commpletamento delle ultime pratiche.
E’ IL 12° INFORTUNIO MORTALE SUL LAVORO DEL 2022 NEL MANTOVANO. PERBONI, CISL: “MANCA LA CULTURA DELLA SICUREZZA”
E’ un bollettino di guerra quello che arriva nel 2022 dalle aziende mantovane: da inizio 2022 sono già stati 12 gli infortuni mortali sul lavoro, più di uno al mese dunque.
A rimarcare ancora una volta la gravità del problema è la Cisl Asse del Po con il segretario generale Dino Perboni che afferma: “è evidente l’allarme che da tempo continuiamo a lanciare, non c’è abbastanza cultura della sicurezza nelle aziende. Da mesi chiediamo un cambio di passo, con un’intesa tra istituzioni delegate alla sicurezza sui luoghi di lavoro, sindacati e associazioni datoriali, che finalmente affronti il problema in maniera concreta. La sicurezza non è praticamente mai messa al primo posto, non si può continuare così”.
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