Castelbelforte: ragazzina accoltellata con delle forbici da due adolescenti al parco

CASTELBELFORTE – Violento agguato a Castelbelforte intorno alle 16 nel parco di via Roncolevà: una ragazzina di 13 anni è stata accoltellata da due coetanee. Le tre ragazze fanno parte di famiglie abbastanza conosciute in paese e frequentano la stessa classe terza alle scuole medie. Le due ragazze che hanno compiuto il folle gesto sono poi fuggite a casa e qui si sarebbero confidate con i genitori. Proprio nelle loro case sono state rintracciate dai carabinieri mentre i genitori le stavano accompagnando in caserma a Gazzo Bigarello.

LE CONDIZIONI DELLA RAGAZZINA

Un atto feroce, compiuto con forbici da cucina per colpire la testa e il volto della ragazzina.  Sul posto anche il sindaco Massimiliano Gazzani, che ha raggiunto il luogo della tragedia dopo essersi insospettito per il suono incessante delle sirene, prima dell’ambulanza e poi dell’automedica. Per fortuna le ferite non si sono rivelate molto profonde e la 13enne, elitrasportata a Borgo Trento a Verona, è fuori pericolo anche se ha perso molto sangue. E’ vigile ma ovviamente sotto shock. Al suo fianco mamma e papà sconvolti da quanto accaduto. Come lo sono, non riuscendosi a darsi pace i genitori delle altre due ragazze che hanno compiuto il folle gesto.

DA LUNEDI’ UNO PSICOLOGO SARA’ PRESENTE IN AULA

Nel frattempo si è attivata anche la scuola frequentata dalle tre ragazze. La referente scolastica Bruna Restani ha attivato immediatamente il servizio di supporto psicologico per i compagni delle tre giovani. Uno psicologo da lunedì sarà in aula per aiutare gli altri compagni a superare il trauma.

I FATTI E LE INDAGINI

E i Carabinieri probabilmente partiranno proprio dalla scuola per capire cosa possa aver spinto due ragazzine di 13 anni a compiere un agguato così brutale nei confronti della loro compagna di scuola. Secondo i militari la 13enne accoltellata sarebbe caduta nella trappola delle due coetanee, che l’avrebbero attirata al parco con una scusa, una sorta di “imboscata” quindi. Qui sarebbe stata tenuta ferma da una delle due ragazzine, mentre l’altra la colpiva stata colpiva alla testa e al volto con dei pugni, quindi infieriva con le forbici. La vittima si è messa ad urlare e le sue grida sono state sentite da una donna che abita nei pressi del parco e che ha dato l’allarme. Subito sono arrivati i soccorsi, un’ambulanza e un’eliambulanza. Quando sono arrivati i sanitari del 118 la ragazzina era a terra, sull’erba, sanguinante.
Gli investigatori cercano testimoni mentre altri sono già stati sentiti, così come sono al lavoro per visionare le immagini riprese dalle telecamere di sicurezza della zona, per chiarire la dinamica e il movente dell’aggressione a proposito della quale sembrano non eserci motivi di bullismo o di appartenenza a qualche gang. Sulla vicenda indaga la procura dei minori di Brescia. Le due minori che hanno ordito l’aggressione non avrebbro ancora compiuto i 14 anni e quindi non sono imputabili.

LE REAZIONI DEL PAESE

Ansia e preoccupazione in tutto il paese per le condizioni della giovane 13enne ricoverata a Verona. In queste ore, grazie anche agli organi d’informazione, ai cittadini è giunta la notizia che la giovane è fuori pericolo e questo ha fatto tirare tutti un sospiro di sollievo. Preoccupazione però rivolta alle famiglie delle altre due ragazze. Centinaia le telefonate ricevute dal sindaco Gazzani.

IL MESSAGGIO DEL SINDACO MASSIMILIANO GAZZANI

“Cari Concittadini, quest’oggi la nostra comunità è stata scossa da un grave episodio di violenza giovanile che non si è tradotto in vera e propria tragedia solo per miracolo.
La giovane ragazzina ferocemente aggredita da coetanee, nonostante le molteplici contusioni e ferite non è in pericolo di vita e questa è la cosa che più conta.
Peggiori, inevitabilmente, saranno i possibili risvolti psicologici per la ragazzina, per i suoi familiari ma anche per i familiari delle ragazzine autrici del folle gesto.
Nell’ estendere ai familiari di M. la mia personale vicinanza ed un grande abbraccio virtuale da parte di tutta la comunità Castelbelfortese, che con ansia e trepidazione mi ha contattato in massa per avere rassicurazioni sulle condizioni cliniche della giovane, raccomando a chiunque di esimersi dal formulare commenti fuori luogo di sorta, o giudizi sommari, poiché l’arma dei Carabinieri, tempestivamente accorsa sul luogo dell’aggressione sta già compiendo le varie indagini ed ogni accertamento utile a risalire alle motivazioni scatenanti un simile efferato gesto che qualsiasi esse siano, non potranno mai avere giustificazione alcuna”.

 

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