CASTIGLIONE DELLE STIVIERE – Nell’ambito del rafforzamento delle attività di contrasto al lavoro sommerso, la Tenenza mantovana della Guardia di Finanza ha condotto ieri un’operazione mirata presso un laboratorio di confezionamento situato nell’Alto Mantovano, di proprietà di un imprenditore di nazionalità cinese, recentemente avviato con una nuova partita IVA.
Durante il controllo, i militari hanno riscontrato la presenza di lavoratori completamente “in nero”, sia di nazionalità italiana che cinese. A seguito dell’accertamento, sono scattate le sanzioni previste in materia di lavoro, e, poiché la percentuale di lavoratori irregolari superava la soglia del 10%, è stata inoltrata una segnalazione all’Ispettorato Territoriale del Lavoro per l’adozione del provvedimento di sospensione dell’attività.
L’operazione si inserisce in un più ampio piano di intensificazione dei controlli, che negli ultimi mesi ha portato alla scoperta di oltre 100 lavoratori “in nero” e circa 300 irregolari nella provincia di Mantova. Sono stati verbalizzati una cinquantina di datori di lavoro e avanzate una ventina di richieste di cessazione autoritativa delle partite IVA.
Il fenomeno del lavoro nero rappresenta una grave minaccia per l’economia nazionale: sottrae risorse all’Erario, danneggia i diritti dei lavoratori e altera la concorrenza, favorendo chi riduce illegalmente i costi di struttura per ottenere vantaggi competitivi impropri.
La Guardia di Finanza, in qualità di polizia economico-finanziaria, è impegnata non solo nel contrasto ma anche nella prevenzione di queste pratiche, operando in sinergia con le direttive del Prefetto e del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, per garantire un mercato equo, trasparente e rispettoso della legalità.