C’è l’accordo: il Mise entra in Corneliani con 10 milioni. E’ la prima azienda italiana a utilizzare il fondo previsto dal Decreto rilancio

C'è l'accordo per la Corneliani: il Mise finanzierà i 10 milioni. E' la prima azienda a utilizzare il fondo previsto dal Decreto rilancio

MANTOVA – Accordo per la Corneliani firmato, trovati i 10 milioni di euro con lo Stato che entra nell’azienda attraverso un finanziamento. E’ la conclusione del tavolo promosso dal Ministero dello Sviluppo economico (Mise) organizzato oggi pomeriggio a Mantova in Prefettura. Un confronto molto lungo durato circa cinque ore che, prima del momento plenario, è stato preceduto da degli incontri bilaterali tra il sindaco Palazzi, le due sottosegretarie Morani e Todde, il Fondo azionista di maggioranza, la famiglia Corneliani e il commissario liquidatore Gasparini dove, a quanto pare si sono dovuti affrontare e per fortuna risolvere non pochi ostacoli.
Alla fine però l’accordo è stato raggiunto ed è per questo che i sindacati territoriali di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil, protagonisti del vertice, dichiarano: “Una vittoria dei lavoratori e della loro incessante mobilitazione! Volevamo che la riunione di oggi diventasse il tavolo delle risposte: e, dopo ore di trattativa, così è stato. Il Ministero dello sviluppo economico si è formalmente impegnato per un finanziamento completamente pubblico per l’azienda che avverrà verosimilmente entro la fine di settembre, in una cifra non inferiore ai 10 milioni di euro. Ciò configura l’azienda come la prima, sull’intero scenario nazionale ad utilizzare questo fondo previsto dall’art 43 del decreto rilancio Italia”.
“Questo potrà permettere, con specifico impegno da parte dell’azienda, a partire dal Consiglio di amministrazione previsto per domani – continuano i sindacati – di sbloccare la produzione aziendale, dopo opportuno passaggio autorizzativo con il tribunale, con tutta probabilità già sul finire della prossima settimana. Rimane ovviamente immutata, ribadita da noi anche nella riunione di oggi, la nostra richiesta all’attuale proprietà di versare nuovo capitale di rischio da qui a fine settembre, in modo da poter congiuntamente sostenere lo sforzo pubblico innovativo trovato questo pomeriggio”.

“Un grazie alle lavoratrici e ai lavoratori Corneliani per averci sempre creduto e per aver sostenuto questa battaglia lunga 40 giorni: la lotta paga, sempre! Grazie alle istituzioni per, dopo averci ascoltato e supportato, aver trovato vere soluzioni: un grazie a partire dal Sindaco Palazzi, dai Ministri Patuanelli e Bonetti e alle sottosegretarie Morani, Todde e a sua eccellenza il Prefetto Bellantoni e Regione Lombardia. Finché non riaprirà la produzione – concludono le tre sigle sindacali – come abbiamo sempre detto, confermiamo le iniziative di mobilitazione partendo dal presidio fuori dai cancelli della fabbrica”.

IL SINDACO PALAZZI: “IL PRIMO PASSO E’ FATTO, LA PRODUZIONE PUO’ RIPARTIRE MA IL NOSTRO LAVORO COL GOVERNO PROSEGUE” 

“Ci siamo riusciti! Il primo passo è fatto e consentirà entro pochissime settimane di riprendere la produzione, grazie a un lavoro di squadra bellissimo col governo, con le sottosegretarie Alessia Morani e Alessandra Todda.
Il Governo entrerà con 10 milioni di capitale nella Corneliani e questo consentirà di riavviare la produzione. Insieme al Governo nei prossimi giorni farò altri passi e incontri, ma possiamo dire che la Corneliani riparte. Già la prossima settimana mi rivedrò con le sottosegretarie Morani e Todda per proseguire un lavoro col governo che è stato duro ma prezioso.
La strada è ancora lunga e difficile perchè bisogna arrivare a far si che la Corneliani possa stare sul mercato. Continuerò a fare più della mia parte per creare alleanze e aiutare le soluzioni, ma oggi posso dire, con gioia e commozione alle quasi 500 famiglie che lavorano in Corneliani, che ci vediamo presto in fabbrica, la vostra fabbrica!

LA MANIFESTAZIONE IN PIAZZA MARTIRI PRIMA DEL VERTICE 

Prima del vertice in Prefettura Piazza Martiri è stata invasa da tante magliette rosse riportanti la scritta in bianco: lavoro. Erano quelle dei lavoratori della Corneliani scesi in piazza ancora una volta per far sentire la loro voce

 

 

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