MANTOVA – Un’esperienza intensa di fede, condivisione e speranza ha visto protagoniste centinaia di persone con disabilità, accompagnate dai loro familiari, in occasione della seconda ed ultima giornata del Giubileo delle persone ammalate e con disabilità, promosso dalla Diocesi di Mantova.
Il pellegrinaggio è partito alle 9.15 dal Duomo, con una breve sosta in piazza Alberti, per poi raggiungere la concattedrale di Sant’Andrea, dove il vescovo Marco Busca ha presieduto la celebrazione eucaristica. Alle 11.30 si è svolta l’adorazione eucaristica.
Nell’omelia, monsignor Busca ha posto al centro il tema dell’accoglienza, sottolineando come la comunità debba riconoscere nelle persone con disabilità un cuore pulsante attorno a cui costruire legami autentici. Ha ringraziato i giovani e gli scout impegnati al servizio degli ammalati, invitandoli a vivere l’esperienza del pellegrinaggio a Lourdes come occasione per “farsi prossimi” e comprendere il valore del dono di sé. Il vescovo ha inoltre richiamato il significato profondo della Croce, non come patibolo, ma come trono da cui Cristo si è offerto all’umanità.
La giornata è prosegue con il pranzo comunitario delle 12.30, al quale hanno preso parte oltre duecento persone. Nel pomeriggio, alle 14.15, la basilica di Sant’Andrea ospiterà ospitato un incontro di approfondimento storico e spirituale sui Sacri Vasi, con l’eccezionale esposizione direttamente in basilica per permettere anche ai fedeli con disabilità di ammirarli, senza la difficoltà di scendere nella cripta. È stato inoltre possibile accostarsi al sacramento della Riconciliazione.
Alle 15.15 si la venerazione dei Sacri Vasi del Preziosissimo Sangue, accompagnata da una preghiera comunitaria per ottenere l’indulgenza giubilare. A concludere la due giorni di celebrazioni, alle 16, un momento di festa aperto a tutti in piazza Leon Battista Alberti, segno di gioia e condivisione fraterna.