BARBASSO (RONCOFERRARO) – Terminati i lavori post sisma della chiesa parrocchiale di S. Pietro Apostolo di Barbasso. Danni per cui Diocesi di Mantova, attraverso il Fondo Terremoto e grazie ad un contributo di Fondazione Bam, era intervenuta per il ripristino dell’edificio di culto.
Poi, nel 2018, prese il via – visto il cattivo stato conservazione delle strutture di copertura della chiesa – l’Ufficio Beni Culturali della Diocesi con alla parrocchia diede inizio alla progettazione di un intervento di consolidamento e miglioramento sismico della copertura, al fine di poter ripristinare lo stato di conservazione. Un importante intervento che ha richiesto una spesa complessiva di circa 250mila euro: costi sostenuti grazie ad un contributo da parte della Cei attraverso i fondi 8×1000 destinati ai Beni Culturali per 140mila euro e di Fondazione Bam per altri 40mila cui si sono aggiunti fondi diocesani e della parrocchia. “Il ripristino all’uso liturgico e pastorale di un luogo di culto – spiega l’architetto Alessandro Campera, direttore dell’ufficio tecnico della Curia – è sempre un’azione molto apprezzata dalla gente del luogo, che in questi edifici ha scritto una parte significativa della storia delle proprie famiglie, che non vuole perdere”.
La chiesa, di gusto tardo-barocco, presenta una navata rettangolare unica con quattro cappelle laterali, due su ogni lato, e presbiterio con coro absidato suddiviso dalla navata da due gradini. L’aula è coperta da una volta a botte lunettata, con una semi calotta unghiata in corrispondenza dell’abside. La struttura è costruita con muratura in laterizi pieni e ha copertura realizzata da un tetto a doppia falda con copertura in coppi. Il sobrio fronte principale tripartito è caratterizzato dall’impiego di un ordine architettonico asciutto ma ben composto. Disposti su due livelli si sovrappongono un ordine dorico nella fascia basamentale sormontato da ordine composito di invenzione nella parte superiore.
Carattere particolare all’architettura di questa facciata a vento è conferito dal coronamento
lineare del fronte superiore, che reca un timpano nella campata centrale