Chirurgia robotica: 10 medici e 6 infermieri formati per l’uso del nuovo macchinario in arrivo al Poma

Un robot in sala operatoria

MANTOVA – I professionisti di Asst iniziano il percorso formativo per la chirurgia robotica. In vista dell’arrivo del nuovo macchinario di ultima generazione, per cui è stata attivata una raccolta fondi a cura di Iom-Istituto Oncologico Mantovano, 10 medici e 6 infermieri sono stati coinvolti in un corso specifico, che si è tenuto ieri al Carlo Poma.
La stessa associazione di volontariato ha finanziato la formazione, che ha visto in cattedra professionisti dell’Università degli studi di Brescia e degli Spedali Civili di Brescia. Con una prima parte formativa e una seconda fase pratica, da avviare nel 2023.

Il programma di ieri prevedeva nozioni di storia della chirurgia robotica, chirurgia digitale, laparoscopia e chirurgia mini-invasiva, lavoro in team, anestesia, tecniche chirurgiche complementari.
Il sistema di chirurgia robotica di cui si doterà Asst è stato autorizzato con delibera di Regione Lombardia. È più evoluto della chirurgia mininvasiva. Le sue caratteristiche tecniche fanno sì che il robot trovi diverse applicazioni: urologia, ginecologia, chirurgia toracica, chirurgia generale e altre specialità in via di espansione. Questa importante evoluzione tecnologica porta a un miglioramento della chirurgia mininvasiva, sia in termini di sicurezza che di sopravvivenza a distanza nel campo oncologico.

“L’acquisizione di un robot chirurgico – commenta il direttore generale Mara Azzi – è un traguardo importantissimo, che qualificherà sempre di più Asst come un’azienda d’eccellenza, al passo con i tempi, consentendoci di migliorare la risposta alla domanda di salute della popolazione”.

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