Chiusura trattoria “Al Ponte”, Carra (Pd): “Ristori alle attività e velocizzare progetto definitivo”

ACQUANEGRA – All’indomani della notizia della cessazione dell’attività della storica trattoria “Al Ponte”, il consigliere regionale Marco Carra (Pd) rilancia l’ipotesi di riconoscere ristori per le attività fortemente penalizzate dalla chiusura del ponte sull’Oglio tra i Comuni di Acquanegra e Calvatone e di velocizzare la progettazione del nuovo ponte definitivo.
Il consigliere dem chiede di trovare una soluzione rapida per una zona pesantemente penalizzata dalla chiusura del ponte ormai da oltre un anno e mezzo: ristori per le attività commerciali e le imprese che gravitano sul territorio e avvio della progettazione del ponte nuovo definitivo. Per quest’ultimo aveva chiesto alla Regione 500 mila euro, con un emendamento alla legge di Bilancio 2025, che è stato respinto dalla maggioranza.
“Con un emendamento alla legge di bilancio 2025 avevo chiesto alla Regione 500 mila euro per finanziare la progettazione del Ponte sull’Oglio definitivo tra i Comuni di Acquanegra sul Chiese e di Calvatone. Per questo provo un forte rammarico – spiega Carra – perché se la somma fosse stata approvata, la pratica per avviare le procedura per la progettazione sarebbe stata incardinata nei prossimi giorni, mentre la bocciatura tiene ancora ferma la progettazione del ponte nuovo.  Per quanto riguarda la chiusura della storica trattoria provo molta tristezza, perché quando chiude un’attività è sempre un fatto negativo, a maggior ragione se questo accade per le lungaggini della pubblica amministrazione e per l’incapacità della stessa di andare incontro a chi è in difficoltà non per cause proprie ma in ragione di fatti che sono indipendenti dalla volontà dell’impresa o dell’attività. Per questo rilancio l’ipotesi di riconoscere dei ristori per chi, come questa attività, è stata fortemente penalizzata da un fattore terzo, quasi come fosse una sorta di calamità naturale. Bisogna inoltre velocizzare la riapertura del ponte provvisorio perché già oggi il tessuto sociale di quella zona è in seria difficoltà e contemporaneamente è necessario avviare la progettazione del nuovo ponte”.