Cinque anni per completare le bonifiche di Eni. 250 milioni l’investimento. Cattaneo: “Ministero sempre in ritardo”

MANTOVA – Un’operazione dai numeri enormi con un’ attività di demolizione, caratterizzazione e bonifica dei terreni e della falda e il successivo trasporto in Francia per il loro smaltimento che interessa un’area di ben 96 ettari di competenza di Eni – oltre agli 80 dell’area Vallivo- dove da quattro anni stanno procedendo le bonifiche affidate a Eni Rewind, la società ambientale del “cane a sei zampe” che si occupa di risanare e rivalorizzare le aree inquinate del Paese.
E’ quanto emerso oggi pomeriggio durante il sopralluogo ai cantieri di Eni Rewind da parte dell’assessore regionale all’ambiente Raffaele Cattaneo, affiancato dal consigliere regionale Alessandra Cappellari.
Sono stati il direttore delle attività ambientali della società Francesco Misuraca, insieme al referente per il sito di Mantova Davide Chiozzi a fare il punto della situazione che ad oggi vede già 80 milioni di euro investiti da Eni-Rewind a cui se ne aggiungeranno più di 170, per un intervento quindi di oltre 250 milioni di euro complessivi solo per la parte di contaminazione già conosciuta. Il termine per le opere è previsto per il 2025
Particolarmente innovativo è l’intervento in corso per la bonifica dell’Area Collina, con il “Cratere” al suo interno, per la quale è stato messo in campo un progetto assolutamente sfidante e unico a livello europeo che prevede soluzioni ad hoc mutuate dall’ingegneria marittima

Intervista a Francesco Misuraca, direttore attività ambientali Eni Rewind

Ad oggi sono state trasportate circa 20 mila tonnellate di terreno contaminato nei tre impianti francesi individuati per lo smaltimento. Il trasporto si traduce in 1350 viaggi con una percorrenza media di mille chilometri. A tal proposito non è mancato un cenno polemico di Cattaneo sul fatto che un impianto di smaltimento più vicino che in Italia però non esiste, farebbe senz’altro spendere meno, diminuirebbe i tempi e forse anche l’inquinamento dovuto al trasporto.
E, sempre sul fronte dei tempi Cattaneo al termine del sopralluogo ribadisce le difficoltà di interlocuzione con il Ministero dell’Ambiente riportando a galla un vecchio problema: le lungaggini dovute proprio al fatto che Mantova sia stata inserita a suo tempo nei siti di interesse nazionale

Intervista a Raffaele Cattaneo, assessore regionale all’ambiente