MANTOVA – “E’ necessario utilizzare i fondi INAIL per finanziare la formazione sulla sicurezza, velocizzare il reclutamento degli ispettori ed estendere la patente a crediti a tutti i settori oltre l’edilizia”. Così Ivan Zaffanelli, Segretario Generale Cisl Asse del Po.
“In occasione della Settimana Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro, la Cisl Asse del Po solleva alcune riflessioni urgenti – spiega Zaffanelli – in primo luogo, preoccupa l’aumento degli infortuni mortali nella provincia di Mantova rispetto al 2023. Analizzando i dati relativi al periodo gennaio-agosto, nel 2023 si sono verificati tre infortuni mortali, mentre nel 2024 il numero è raddoppiato, salendo a sei (considerando anche quelli in itinere). Anche il totale degli infortuni è aumentato, passando dai 3.200 casi del 2023 ai 3.315 del 2024″.
“Questo trend preoccupante impone una riflessione e un’azione immediata – prosegue Zaffanelli – la Settimana per la Sicurezza è l’occasione per ribadire l’urgenza di impiegare una parte dei fondi dell’INAIL – un “tesoretto” che ammonta a diversi miliardi di euro – per finanziare almeno quattro ore retribuite al mese di formazione sulla sicurezza per ogni lavoratore. Sono altresì necessari incentivi mirati per premiare le aziende virtuose”.
Un altro aspetto prioritario – prosegue la nota – è la necessità di velocizzare il reclutamento dei 766 ispettori e tecnici per la prevenzione, risorsa fondamentale per intensificare i controlli e prevenire ulteriori tragedie.
Un punto cardine del nostro intervento riguarda il potenziamento del ruolo dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), che devono essere messi in condizione di svolgere al meglio il proprio compito di controllo e segnalazione dei rischi all’interno delle aziende.
I dati sugli infortuni ci impongono di non abbassare la guardia: la tutela della salute e sicurezza sul lavoro è uno sforzo collettivo, che richiede il coinvolgimento di tutti gli attori in campo. È fondamentale mantenere un costante dialogo con le aziende nell’ambito della contrattazione, grazie al lavoro dei nostri RLS e RLST che contribuiscono alla valutazione dei rischi ampliando gli spazi per la partecipazione, la formazione e la prevenzione.
“Si tratta di un percorso condiviso, che include misure come l’introduzione della patente a crediti nel settore dell’edilizia – continua Zaffanelli – questa iniziativa, da un lato testimonia l’impegno della maggior parte delle imprese del territorio per ridurre infortuni e malattie professionali, dall’altro facilita l’emersione e la repressione di quelle realtà che ancora considerano la prevenzione dei rischi come una mera formalità burocratica, mettendo a repentaglio i propri lavoratori e tutti coloro che operano nei cantieri”.
“Riteniamo che il percorso della patente a crediti sia efficace: un primo passo importante da valorizzare, sviluppare e, soprattutto, da estendere a tutti i settori. La sicurezza si costruisce un passo alla volta, con il contributo di tutti – conclude Zaffanelli – la normativa prevede il coinvolgimento attivo della contrattazione, degli enti bilaterali, dei sindacati e delle associazioni imprenditoriali, attraverso la partecipazione agli organismi paritetici. Gli enti bilaterali possono giocare un ruolo fondamentale nell’implementazione e gestione della patente a crediti”.