Col raddoppio ferroviario spariscono 11 passaggi a livello tra Mantova e Piadena e arrivano 2 nuovi ponti. Lavori nel 2021

Treni: emergenza meteo su alcune linee

MANTOVA – A marzo 2021 termine dell’iter autorizzativo per il raddoppio della ferrovia Mantova- Cremona- Codogno nel primo tratto di 35 chilometri tra Mantova e Piadena. Subito dopo ci sarà la gara e l’inizio dei lavori. Iter iniziato a fine giugno con l’invio del progetto al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.
E’ questo il cronoprogramma annunciato questa mattina dai vertici di Rfi e Italferr ai sindaci mantovani e cremonesi interessati alla realizzazione dell’opera, e quindi Mantova, Castellucchio, Curtatone, Marcaria, Bozzolo, Piadena, Calvatone e Tornata. Con loro durante il vertice tenutosi in videoconferenza anche i dirigenti di Regione Lombardia e Provincia di Mantova.
Rfi durante l’incontro ha ribadito più volte la strategicità dell’opera che, per quanto riguarda il primo tratto da Mantova a Piadena, vede già a disposizione 321 milioni di euro, e porterà all‘eliminazione di 21 passaggi a livello e alla realizzazione di 11 opere sostitutive, vale a dire 9 sovrappassi a tre campate di 3.5 metri per ciascuna delle due corsie di marcia più banchina laterale e marciapiede, nonchè di 2 sottopassi ciclopedonali rispettivamente a Mantova e a Piadena.
Negli 85 chilometri da Mantova a Codogno, saranno invece 66 i passaggi a livello che saranno soppressi.
Da Bozzolo a Piadena la costruzione del raddoppio ferroviario avverrà a 24 metri di distanza dall’attuale sedime ferroviario, in modo da non bloccare la circolazione dei treni sulla linea esistente. Questo però non sarà possibile nel tratto tra Mantova e Bozzolo dove la costruzione avverrà sulla sede attuale.
Il progetto porterà anche alla riqualificazione delle stazioni di Castellucchio, Bozzolo e Piadena. Giuseppe Torchio, sindaco di Bozzolo dove è previsto un sovrappasso, reclama invece un sottopasso ciclopedonale davanti alla stazione e spera che l’argomento possa essere all’ordine del giorno di un prossimo incontro “in presenza” con Rfi e Italferr.
Il raddoppio ferroviario porterà anche alla costruzione di un nuovo ponte sul fiume Oglio, tra Marcaria e Bozzolo, con 4 campate da 60 metri con struttura metallica e pile in calcestruzzo armato, e un secondo ponte più piccolo tra Piadena e Tornata sopra il Delmona Tagliata.
Soddisfatti i sindaci presenti al vertice che ribadiscono però l’importanza che le nuove opere vengano discusse sia collegandosi al Piani regolatori dei Comuni interessati, sia con l’eventuale costruzione dell’autostrada Cremona-Mantova che al momento però non è stata inserita nel piano strategico della Regione. A tal proposito i sindaci sottolineano però l’importanza che Rfi abbia ribadito come il raddoppio ferroviario sia un progetto che prescinde dalla costruzione dell’autostrada.