LONATO/CASTIGLIONE – Il polo logistico? Priorità assoluta agli ambiti di rigenerazione urbana, come previsto dalla legge regionale. Questa, in sintesi, la richiesta che il “Comitato No Polo Logistico di Castiglione” ha presentato, sotto forma di osservazione, al progetto adottato dalla Giunta Comunale di Lonato lo scorso 18 aprile 2023. “A questa richiesta non è stata data ancora risposta da parte del sindaco – affermano i rappresentanti del Comitato -. Nella nostra osservazione abbiamo evidenziato ciò che prevede la legge. La legge regionale 31 del 28/11/2014 infatti introduce nuove disposizioni mirate a limitare il consumo di suolo, favorendo la rigenerazione urbana. Con lo scopo di ridurre il consumo dei terreni agricoli e non ancora edificati, e introduce diverse modifiche alla legge regionale 12 del 2005, prevedendo l’adeguamento alle nuove disposizioni per la riduzione del consumo di suolo e per la riqualificazione del suolo degradato di tutti gli strumenti di pianificazione territoriale: Piano Territoriale Regionale, Piani Territoriali delle Province e della Città Metropolitana, Piani di Governo del Territorio (PGT)”.
“Sul presupposto che il suolo è risorsa non rinnovabile – affermano -, l’obiettivo prioritario di riduzione del consumo di suolo si concretizza nell’orientare le attività di trasformazioni urbanistico-edilizie non più verso le aree libere ma operando sulle aree già urbanizzate, degradate o dismesse, da riqualificare o rigenerare. Il polo logistico, così come è stato progettato, ricadrebbe in un ambito territoriale attualmente ad uso agricolo e confinante, tra l’altro, di un’area di pregio ambientale individuata come Sito di Interesse Comunitario (S.I.C.), per la regione biogeografica continentale”.