Compensi AD Trenord, il M5S: “Inopportuno l’accumulo di cariche. Stipendi sganciati dalla realtà dei pendolari”

MILANO – «È evidente quanto una retribuzione che si aggira intorno ai 600mila euro annui, a fronte delle pessime performance quotidiane offerte dal trasporto pubblico lombardo attraverso i guasti e i disservizi di Trenord, risulta totalmente scollegata dalla realtà», così Nicola Di Marco, capogruppo M5S Lombardia, durante l’odierna seduta della V commissione regionale Trasporti e Infrastrutture che ha visto presentare l’interrogazione “Aumento di stipendio all’Amministratore Delegato di Trenord e Direttore Generale di FNM”.

«A nostro modo di vedere – continua Di Marco – è ancor più inopportuno, politicamente parlando, che sia data la possibilità ad una persona di essere contemporaneamente il direttore generale della holding (in questo caso FMN) e l’amministratore delegato della controllata (Trenord) che dipende dalla holding. Più volte il M5S ha ribadito la necessità di un cambio di governance per Trenord. Oggi a maggior ragione sottolineiamo l’inopportunità politica di una concentrazione di cariche che consente retribuzioni faraoniche a fronte di standard di servizio pessimi. Imbarazzato, e imbarazzante, l’atteggiamento pilatesco dell’Assessore Franco. Il quale si è limitato a leggere una risposta che scaricava le responsabilità al CDA di Ferrovie Nord Milano. Come se l’assessore non sapesse che è al 57% di Regione Lombardia. Un pensiero politico, in merito a questa imbarazzante questione, da parte del partito di maggioranza relativa sarebbe stato certamente opportuno», conclude il capogruppo in Consiglio regionale del Movimento Cinque Stelle Lombardia.

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