Confagricoltura, extra profitti: il Tar della Lombardia accoglie ricorso. Giustizia per 20 aziende mantovane

Alberto Cortesi, presidente Confagricoltura Mantova

MANTOVA – Grande successo sindacale per Confagricoltura, con la prima sezione del Tar
Lombardia che pochi giorni fa ha accolto (con la sentenza n. 2677/2022) i primi ricorsi contro la delibera n. 266/2022 dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera), che introduce i limiti ai ricavi (i cosiddetti “extra-profitti”) ottenuti dagli impianti alimentati con fonti rinnovabili. Effetto dell’accoglimento è l’annullamento degli atti impugnati. Sono circa 20 le aziende mantovane, associate a Confagricoltura Mantova, che hanno presentato il ricorso, ma anche alcune imprese di altre organizzazioni, assai
meno sensibili al problema, si sono affidate agli uffici di via Fancelli, ottenendo
giustizia.

“In attesa di leggere le motivazioni della sentenza – commenta Alberto Cortesi, presidente di Confagricoltura Mantova – ricordo come la nostra organizzazione sia stata tra le prime a presentare il ricorso, tutelando dunque al meglio i propri associati. Avevamo giudicato sin dal primo momento ingiusto infatti il meccanismo previsto dal Dl impugnato, secondo il quale i titolari degli impianti sarebbero tenuti a versare (o ricevere) la differenza tra il prezzo di vendita dell’energia e un prezzo di riferimento fissato per legge”.

Tale meccanismo di compensazione riguarda gli impianti di generazione da fonte rinnovabile beneficiari di premi fissi o entrati in esercizio prima del 2010, insieme a quelli non beneficiari di incentivi. L’accoglimento del ricorso è un importante segnale rivolto alle tante imprese agricole italiane che hanno investito nella realizzazione di impianti greenper
puntare all’autosufficienza energetica e alla diversificazione delle proprie attività, e che adesso rischiano di vedere i propri sforzi vanificati da una tassazione che Confagricoltura ritiene discriminante, irragionevole e sproporzionata.