Confesercenti: “Dopo il lockdown, black friday senza regole? Servono regole per riequilibrare concorrenza”

Gianni Rebecchi di Confesercenti

MANTOVA – Confesercenti richiama l’attenzione sul rischio sempre più forte che il commercio venga definitivamente condannato a morte, portando al collasso le attività che hanno reso famose e invidiate le vie dello shopping delle città italiane.

Il Presidente Gianni Rebecchi annuncia che la Confesercenti inviterà Governo e Garante della Concorrenza a intervenire: siamo di fronte ad una distorsione gravissima della concorrenza, che dobbiamo correggere al più presto. “Molti nostri Associati, anche a Mantova – spiega – si stanno lamentando perchè ci troviamo in un mercato con concorrenza squilibrata, dove grandi piattaforme online spingono sulle promozioni mentre i negozi sono chiusi d’ufficio. Quello che preoccupa e che se le restrizioni dovessero continuare fino alla fine dell’anno, il web potrebbe strappare ai negozi reali fino ad ulteriori 3,5 miliardi di euro di spesa dei consumatori per i regali e per l’acquisto di beni per la casa e la famiglia”.

Rebecchi ribadisce che “Il problema non è impedire le vendite online, ma la necessità non più differibile di garantire un mercato realmente concorrenziale. E oggi più che mai vista la situazione attuale, che vede le imprese di vicinato chiuse per scelta amministrativa.

Il Presidente chiarisce: “Sia chiaro: l’ecommerce è un canale di vendita importante anche per le imprese di ‘vicinato’ che sempre di più, in particolare dopo il lockdown, hanno iniziato ad utilizzare le forme di commercio digitali. Ma che sono ancora lontane dall’avere quote di mercato paragonabili a quelle delle grandi piattaforme online: i primi venti siti web del commercio elettronico italiano totalizzano il 71% del totale delle vendite, e i primi 200 il 95%.”

La Confesercenti lancia un focus però sulla situazione generata dal DPCM di forte diseguaglianza di condizioni tra negozi reali e online sul trattamento riservato all’equilibrio del mercato, mentre i primi sono chiusi d’ufficio da governo e regioni, il canale delle vendite web di fatto agisce ed opera in condizioni di monopolio, trasferendo inoltre all’estero una parte importante della ricchezza generata dagli acquisti online.

Stiamo parlando di grandi piattaforme internazionali che godono di un fisco decisamente più leggero di quello del retail fisico ed hanno quindi a disposizione anche ingenti risorse per la promozione. Non a caso le più importanti piattaforme di vendita sul web hanno avviato gli sconti del Black Friday già da fine ottobre, a quasi un mese di distanza dalla ricorrenza.

 

Zona Tipo di restrizione Imprese coinvolte Di cui negozi moda
Regioni ‘Rosse’ Chiusura completa 190.743 57.927
Veneto – FVG – Emilia-Romagna Chiusura domenicale 68.000 20.634
Tutta Italia (gallerie commerciali) Chiusura weekend 50.000 20.000