Consorzio Garda Chiese: “necessari nuovi invasi di laminazione”

CAVRIANA – “Dalla ‘bonifica irrigua’ alla ‘bonifica idraulica’ nel territorio delle Colline Moreniche del Garda”. E’ il titolo del convegno convegno organizzato ieri dal Consorzio di bonifica Garda Chiese a Cavriana, nell’ambito della Antica Sagra di San Biagio, svoltosi di fronte a una importante cornice di pubblico.

Dopo i saluti del sindaco Giorgio Cauzzi, che ha ricordato come gli argomenti trattati nel corso del convegno non interessino soltanto gli agricoltori ma tutto il territorio, con il mondo agricolo comunque necessariamente “sentinella” dei mutamenti in atto, la parola è stata presa dal neo presidente del Consorzio di bonifica Garda Chiese Aldo Bignotti, alla prima uscita ufficiale. “Mi impegnerò il più possibile per affrontare i nuovi scenari che il nostro mondo sta attraversando – ha affermato Bignotti – e il convegno odierno ha appunto lo scopo di prendere visione di tali mutamenti in atto. Ciò che auspico è che con il mio mandato possa iniziare un nuovo modello di bonifica”. Paolo Carra, presidente di Coldiretti Mantova, ha preso la parola per ricordare che il Consorzio “non è solo un Ente deputato alla gestione delle acque, ma anche un mezzo per comunicare all’esterno il funzionamento del sistema: è importante informare i cittadini, dal momento che ciò che viene fatto interessa anche loro nella quotidianità”.

È stata poi la volta dell’intervento del direttore del Garda Chiese Paolo Magri il quale, dopo aver mostrato due brevi video nei quali si raccontano da un lato l’importanza dell’irrigazione per lo sviluppo del territorio e il benessere sociale dall’altro la necessità di gestire le acque in eccesso per evitare danni e allagamenti, ha parlato dei cambiamenti in corso nell’area di competenza del Consorzio, un’area sempre più antropizzata nella quale il consumo del suolo ha prodotto una serie di reazioni a cascata poiché “l’acqua che prima arrivava in un certo tempo e con una certa intensità, adesso arriva prima e con picchi molto più pronunciati: da qui la necessità di mantenere sempre in efficienza le reti idrauliche e di realizzare nuovi invasi di laminazione”. Di tale scenario si dovrà tenere conto nel nuovo Piano di Classifica, attualmente in fase di redazione, che dovrà poi essere approvato da Regione Lombardia.

Francesco Vincenzi, presidente nazionale Anbi, ha ricordato il centenario delle Bonifiche che si chiude nel 2023: “una pagina importante del nostro Paese. Ma abbiamo ancora tanto da dire, dal momento che il mondo delle bonifiche ha dato e dovrà dare risposte importanti ai cambiamenti climatici. La velocità con cui questi ultimi si stanno manifestando ci preoccupa, e non poco. Basti dire che negli ultimi 19 anni si sono verificate le 8 più grandi siccità da quando effettuiamo le rilevazioni.”.

Argomenti che hanno trovato parziale risposta nella relazione di Claudio Gandolfi, professore ordinario dell’Università degli Studi di Milano, incentrata sull’innovazione dei sistemi irrigui, una necessità dettata proprio dalla ormai endemica scarsità di acqua. Un sistema utile per evitare gli sprechi potrebbe essere quello della progressiva introduzione dell’irrigazione automatica, anche se per Gandolfi “è ancora più importante innovare i metodi tradizionali”.

Da parte sua Alessandro Folli, presidente di Anbi Lombardia, ci ha tenuto a complimentarsi con i territori per la gestione dell’acqua dal Garda, e ha ricordato l’importante evento che si terrà a Mantova il 6 marzo per celebrare la chiusura del centenario delle bonifiche”.

Prima della chiusura dei lavori e del rinfresco a cura della Strada dei Sapori Mantovani, il consigliere regionale Alessandra Cappellari ha ricordato gli importanti interventi in corso di realizzazione da parte del Consorzio con finanziamento regionale e ribadito l’importanza del Piano di Classifica dal quale scaturirà anche l’applicazione di un equo contributo di bonifica su tutto il territorio che beneficia dell’azione del Consorzio.