Consorzio Terre dei Gonzaga, oltre 38 milioni di euro per potenziare il sistema irriguo

OLTREPO’ MANTOVANO – Il Consorzio di Bonifica Terre dei Gonzaga in Destra Po ha chiuso la stagione irrigua 2025 tracciando un bilancio positivo, con oltre 38 milioni di euro investiti in opere strategiche per la sicurezza idraulica e l’efficienza del servizio. In un’annata caratterizzata da frequenti precipitazioni, sono stati comunque distribuiti 66 milioni di metri cubi d’acqua per soddisfare le esigenze irrigue delle aziende agricole del comprensorio, una quantità leggermente inferiore rispetto agli anni passati, ma sufficiente a garantire la continuità del servizio.

Il Consorzio, che gestisce una rete di 1.150 chilometri di canali, di cui 204 dedicati esclusivamente all’irrigazione, è riuscito a mantenere un buon livello di efficienza nonostante le criticità ormai strutturali, come l’insabbiamento ricorrente all’impianto sul Po di Boretto. “Il risultato di quest’anno – commenta il presidente Simone Minelli – conferma il buon funzionamento della nostra rete, ma al tempo stesso evidenzia la necessità di continuare a investire in infrastrutture, sistemi di stoccaggio e pratiche irrigue sostenibili, in modo da affrontare con strumenti adeguati le sfide poste dai cambiamenti climatici”.
Tra i principali cantieri attualmente in corso figura la messa in sicurezza della storica Botte Villoresi a Quistello, struttura risalente al 1925, che rappresenta un punto chiave del sistema idraulico del Destra Po. Nel corso dei decenni, l’innalzamento progressivo degli argini del fiume ha reso necessaria una revisione complessiva del nodo idraulico: per questo motivo, l’intervento prevede il rifacimento della controchiavica in Destra Secchia e l’allargamento degli argini, con l’obiettivo di garantire maggiore tenuta e funzionalità nel lungo periodo. L’opera è finanziata con un investimento di 7,7 milioni di euro.

Particolarmente rilevante anche il progetto di delocalizzazione dell’impianto idrovoro ex Revere, situato a Moglia di Sermide e Felonica. Il nuovo impianto, destinato a gestire le piene del canale Fossalta e a smaltirle verso il Po, coprirà un’area agricola di circa 30.000 ettari nel Basso Mantovano. Il finanziamento iniziale, proveniente dalla Struttura commissariale per la ricostruzione post sisma, era pari a 7,8 milioni di euro, ma a seguito degli adeguamenti dei prezzi l’intero quadro economico dell’opera ha superato i 15 milioni di euro. Un aumento significativo, che testimonia da un lato la complessità del cantiere e dall’altro l’impatto dei rincari nel settore edilizio e infrastrutturale. Infine, il terzo intervento in corso riguarda la canala Gronda Nord, dove è in fase di realizzazione il tombamento del canale mediante tubazioni interrate. Con un investimento pari a 18,2 milioni di euro, il progetto mira a eliminare completamente le perdite d’acqua lungo il tracciato, aumentando l’efficienza della rete irrigua e riducendo gli sprechi in un’ottica di sostenibilità.