Controlli del territorio: a Lunetta la Polizia denuncia due giovani per spaccio

MANTOVA – Si sono concentrate nelle zone teatro dei recenti episodi di cronaca, quali il quartiere Lunetta, nonché nelle aree maggiormente sensibili della città i controlli disposti dalla Questura per contrastare le più svariate forme di reato a Mantova ed in provincia. In particolare, il servizio volto alla prevenzione e repressione dei reati predatori, dei delitti inerenti agli stupefacenti e a quelli relativi all’immigrazione clandestina, si è svolto unitamente agli operatori della Squadra Mobile e della Divisione PASI, del Reparto Prevenzione Crimine e della Polizia Locale, con pattuglie automontate e operatori del G.O.M.

Nello specifico, lo scorso 9 agosto, nell’ambito dell’intensificazione dei servizi di prevenzione generale e di vigilanza previsti per il periodo di Ferragosto, caratterizzato dal consueto e consistente afflusso di persone nei luoghi di forte richiamo turistico, la Questura ha disposto un servizio straordinario di controllo del territorio nel Comune di Mantova. Benché non siano state riscontrate violazioni di carattere amministrativo, la loro posizione è ora al vaglio della Divisione P.A.S.I. della Questura.

Durante i controlli, inoltre, la squadra Mobile procedeva all’arresto di un ragazzo marocchino, per reati inerenti allo spaccio di sostanze stupefacenti, poiché trovato in possesso di cocaina.

Nel quartiere Lunetta, invece, venivano identificate diverse persone dalla Squadra Mobile e del G.O.M. che rintracciavano un soggetto trovato in possesso di 5 grammi di cocaina, 10 di hashish, ed un bilancino di precisione, motivo per il quale veniva deferito all’A.G. per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Lo stesso, trovato in possesso altresì di un cellulare provento di furto, veniva denunciato per ricettazione. L’uomo, 26enne di origini tunisine, risultava irregolare sul territorio nazionale e pertanto veniva fotosegnalato da parte del locale Gabinetto di Polizia Scientifica e posto a disposizione dell’Ufficio Immigrazione. Ultimati gli accertamenti veniva accompagnato presso il C.P.R. di Bari.

Si specifica che i sopramenzionati sono da considerarsi innocenti sino a un provvedimento definitivo dell’Autorità Giudiziaria e che la misura precautelare adottata sarà oggetto di convalida giudiziaria nei modi e nei tempi previsti dal codice di procedura penale.