Controlli sul territorio potenziati durante il Festival. Revocati 19 permessi di soggiorno

MANTOVA – Nei giorni del Festivaletteratura la Questura di Mantova ha predisposto un servizio di controllo sul territorio massiccio al fine contrastare in maniera adeguata i reati che destano maggiore allarme sociale, di accertare che le misure governative a tutela della salute finalizzate ad impedire la diffusione della pandemia da Covid-19 venissero rispettate, aumentando  la presenza e la visibilità delle Forze di Polizia sul territorio.

Una 50ina gli uomini impiegati nei vari quartieri del centro e nella prima feria della città, in particolar modo Cittadella, Lunetta, Borgo Angeli, la zona della stazione il Lungorio, giardini Nuvolari.

Nel corso dei 17 Posti di Controllo effettuati lungo le arterie che conducono in Città, sono stati controllati 13 Esercizi Pubblici (anche su richiesta dei cittadini, talvolta disturbati da musica e presenze di clienti sui plateatici sino a tarda ora), 127 autoveicoli e 253 persone, di cui 69 con precedenti penali e di Polizia. 

Il Questore Paolo Sartori ha firmato 11 fogli di via obbligatori, 9 avvisi orali, 3 ordini di allontanamento dall’Italia, 19 revoche di permessi di soggiorno.

“Tradizionalmente – ha commentato il Questore Paolo Sartori – a settembre  seppur in presenza delle restrizioni imposte dalle normative a tutela della salute atte ad impedire il diffondersi della pandemia assistiamo ad un notevole incremento dell’afflusso di turisti che raggiungono la nostra Città e la nostra Provincia, per il Festivaletteratura e per visitare mostre, palazzi storici ed iniziative culturali di vario genere Ed è proprio in queste occasioni che le nostre iniziative di intervento in fase preventiva, oltre a  rendere concreta la percezione di sicurezza da parte di cittadini e visitatori, ci consentono di far fronte e di tenere sotto controllo le diverse espressioni di illegalità che si manifestano in Città e sul territorio della nostra Provincia, evitando che possano qui radicarsi fenomeni delinquenziali e soggetti dediti ad attività criminali che non hanno titolo per permanervi, spesso commettendo reati che infondono particolare allarme sociale e compromettono la civile convivenza”.

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