MANTOVA – La Questura, unitamente alla Polizia Locale di Mantova, ha svolto nei giorni scorsi un servizio straordinario, che si inserisce in un piano di controlli in ambito cittadino che interessano anche alcuni stabili abbandonati sul territorio, in particolare quelli oggetto di segnalazione da parte dei proprietari o dei cittadini, al fine di verificare eventuali occupazioni abusive
Nel corso delle varie fasi dell’operazione di Polizia, effettuate con l’impiego di circa 30 uomini e donne appartenenti alla Polizia Locale, alla Squadra Mobile, all’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico ed al Reparto Prevenzione Crimine giunto da Reggio Emilia, sono state controllate tre aree dismesse della città, ritenute di particolare interesse, e si è proceduto all’identificazione di sei cittadini stranieri, tre dei quali trovati ad occupare stabilmente un immobile, in modo del tutto abusivo, nella prima periferia della città.
Durante il blitz, scattato con le prime luci del giorno, gli agenti hanno fatto un’ulteriore scoperta: infatti i tre occupanti avevano realizzato un allaccio alla rete elettrica, potendone usufruire liberamente, allestendo una vera e propria situazione abitativa abusiva.
L’attività straordinaria ha permesso di consegnare una vasta area industriale abbandonata alla sua proprietà dopo lo sgombero ed il deferimento in stato di libertà dei tre soggetti alla Procura Della Repubblica di Mantova, in quanto ritenuti responsabili dell’occupazione dell’immobile e del furto di corrente; uno di essi è stato anche deferito per immigrazione clandestina essendo inottemperante da un precedente ordine di lasciare il territorio nazionale.
Il Questore ha inoltre adottato nei loro confronti l’ordine di Allontanamento dal Territorio Nazionale in quanto, durante i controlli, sono risultati irregolari sul territorio nazionale e con a proprio carico pregiudizi Penali e/o di Polizia, con intimazione a lasciare il territorio entro 7 giorni; in caso di inottemperanza saranno denunciati alla Procura della Repubblica ed accompagnati coattivamente verso il Paese di origine.
Si precisa che le persone indagate sono da ritenersi innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento, fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con eventuale sentenza irrevocabile di condanna.