Corneliani, Dara: “la risposta alla mia interrogazione è un clamoroso scaricabarile. Ma non mi arrendo”

Chiude l'azienda di famiglia di Andrea Dara.

​ “Alla fine il governo, nella persona dell’On. Morani del PD, ha risposto alla mia interrogazione sulla vicenda Corneliani – quella del collega Richetti in Senato non ne ha ricevuta – il cui senso è, praticamente: ‘vedetevela voi in Lombardia, al limite ci si risente’.
A parlare è il deputato mantovano della Lega Andrea Dara, membro della Commissione Attività Produttive, che commenta così la risposta alla sua interrogazione e prosegue: “Come per quella sulla crisi del manifatturiero mantovano e il distretto della calza, che ha atteso 4 mesi per una risposta, la linea di questo governo è girare la palla alla Regione, fare l’elenco dei provvedimenti – ancora in gran parte sulla carta – sul Covid-19 che nulla c’entrano con la crisi della nota azienda di moda e fare ciao, ciao con la manina. Una clamorosa fuga davanti ai lavoratori e al nostro sistema del Made in Italy!”
“Ovviamente tramite la Consigliere Regionale Alessandra Cappellari siamo in contatto, con Regione Lombardia, e con il Presidente della Commissione competente, Gian Marco Senna e gli Assessorati coinvolgibili – prosegue Dara – ma la questione è che la Regione può agire solo come soggetto parziale, essendo questa una crisi di un gruppo di dimensione nazionale e internazionale. E’ ovvio che la Regione non farà mancare il suo impegno con audizioni e incontri, ma l’assenza del governo nazionale non è tollerabile. Ma che idea hanno, a Roma, del sistema produttivo e delle politiche industriali, del sistema di concertazione e di salvaguardia e sviluppo dei nostri marchi? Davvero da non crederci!”.
E conclude: “Continuerò ad impegnarmi, ovunque, da Mantova a Milano, fino a Roma, per trovare strumenti e opportunità di risoluzione a questa crisi, che non deve finire in una liquidazione giudiziaria. Lo farò coinvolgendo i colleghi, di opposizione e maggioranza, rappresentanti del nostro territorio e insieme ai lavoratori e all’Azienda”.
Già domani avrò una serie di incontri con le maestranze. Lasciato da parte il furore ideologico di qualcuno, i rapporti con le rappresentanze sono sempre più stretti e costanti – conclude il parlamentare – e, speriamo, tutti insieme e senza dover mostrare ‘esami del sangue’ a chicchessia, di recuperare il tempo perduto negli scorsi mesi.”