Coronavirus, l’ospedale di Suzzara cambia volto: creati due reparti speciali con 34 posti letto per pazienti positivi al Covid-19

L'ospedale di Suzzara

SUZZARA – Anche l’Ospedale di Suzzara – esempio di integrazione tra pubblico e privato sul territorio – cambia volto per affrontare e combattere l’emergenza epidemiologica da Covid-19, che sta gravando sul sistema sanitario pubblico.

Ospedale di Suzzara spa, la società controllata dal Gruppo Kos che dal 2004 gestisce la struttura attraverso un contratto di concessione con la Fondazione F.lli Montecchi di Suzzara, ha attivato tutte le misure preventive necessarie – come da direttive della Regione Lombardia – operando in stretto contatto con la task force regionale e l’unità di crisi provinciale guidata dall’ASST di Mantova.

La struttura ha dato disponibilità di posti letto per ricevere pazienti Covid positivi non acuti provenienti dall’Ospedale Carlo Poma di Mantova. Già da domenica scorsa è stato attivato un primo reparto di 18 posti letto (Covid-1) e ne sono previsti per le medesime finalità altri 16 per la settimana dal 23 al 28 marzo (reparto Covid-2). I reparti sono strutturati in maniera da essere considerati isolati con percorsi dedicati e atmosfera a pressione negativa. Tutto il personale è formato e dotato dei dispositivi di protezione individuale necessari.

Anche il Pronto soccorso della struttura è operativo per emergenze in caso di contagio da “Covid19”. Sono state individuate tre stanze per gli eventuali isolamenti di pazienti potenzialmente infettivi. Il Pronto Soccorso continua dunque la sua normale attività per tutti i pazienti che necessitano di prime cure di emergenza a qualsiasi titolo.

I ricoveri e le attività ambulatoriali non urgenti, sia in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale sia in regime di solvenza, sono invece sospesi. Viene garantita la gestione delle urgenze (prevalentemente chirurgia generale con interventi di chirurgia addominale e chirurgia ortopedica). Gli ambulatori attivi sono: Terapie Anticoagulanti Orali (TAO), dialisi, oncologia e odontoiatria in urgenza.