Covid, bozza del piano vaccini: 5 categorie di priorità

Ema valuta uso Pfizer per fascia d'età 12-15 anni

Priorità per gli ultraottantenni e alcune categorie professionali come il personale scolastico e universitario, forze dell’ordine e del soccorso pubblico, servizi penitenziari e altre comunità residenziali. Tra le categorie prioritarie compaiono anche i disabili e le persone che se ne occupano ma a queste si aggiungono cinque categorie per età e patologie.
E’ quanto indica la bozza aggiornata del Piano vaccini del ministero della Salute, Commissario straordinario, Iss, Agenas e Aifa che oggi approda in Conferenza Unificata.
Le linee del piano vaccini prevedono: elevata fragilità (persone estremamente vulnerabili; disabilità grave); persone tra 70 e 79 anni; persone tra i 60 e i 69 anni; persone con comorbidità sotto i 60 anni, senza la gravità riportata per le persone estremamente vulnerabili; persone sotto i 60 anni.
Nel nuovo testo è stata eliminata come categoria prioritaria quella dei lavoratori essenziali. Una scelta che, secondo quanto riferisce l’AdnKronos, potrebbe essere riconducibile alla volontà di prevenire eventuali tentativi di prevaricazione da parte di alcune categorie.
Ai soggetti estremamente fragili verrà somministrato il vaccino Rmna (Pfizer e Moderna) all’interno dei punti vaccinali negli ospedali.
Nella fase della vaccinazione di massa, per la popolazione che non presenta particolari fragilità diventerà fondamentale il ruolo dei medici di base.
La bozza recita anche che ”sarà inoltre possibile, qualora le dosi di vaccino disponibili lo permettano, vaccinare all’interno dei posti di lavoro, a prescindere dall’età, fatto salvo che la vaccinazione venga realizzata in sede, da parte di sanitari disponibili, al fine di realizzare un notevole guadagno in termini di tempestività, efficacia e livello di adesione”.
Secondo il documento in Italia arriveranno 242 milioni di dosi di vaccino contro il coronavirus entro il secondo trimestre del 2022. Lo dice la tabella allegata alla bozza del Piano vaccini. 40,1 milioni di dosi saranno di AstraZeneca, 65,6 milioni di Pfizer, 26,5 milioni di Johnson & Johnson, 40,3 milioni di Sanofi/GSK, 29,8 di CureVac e 39,7 milioni di Moderna.