Covid, contagi sul lavoro: Mantova (1.315) frena rispetto alla Lombardia, ma i numeri preoccupano

Paolo Soncini della Uil

MANTOVA – I dati pubblicati dall’INAIL sui contagi sul lavoro da Covid-19 nel 2020 allarmano la UIL per l’incremento generale dei casi in ambito lavorativo: sono infatti 131.090 a livello nazionale pari al 23,7% del complesso delle denunce di infortunio sul lavoro pervenute dall’inizio dell’anno e al 6,2% dei contagiati nazionali comunicati dall’Istituto superiore di sanità (Iss). Il nuovo report mensile elaborato dalla Consulenza statistico attuariale rileva, alla data del 31 dicembre, un aumento di quasi 27mila casi rispetto alla fine di novembre (+25,7%), di cui 16.991 riferiti a dicembre, 7.901 a novembre e altri 1.599 a ottobre, complice la seconda ondata dell’epidemia, che ha avuto un impatto più intenso della prima anche in ambito lavorativo.

“I numeri non sono incoraggianti  anche se Mantova è tra le province dove si registrano meno denunce della regione” – spiega Paolo Soncini segretario provinciale UIL – “e sul tema della sanità la politica deve cambiare passo perché il virus è più forte dove la salute dei lavoratori e dei cittadini è a rischio”. Dei 1.324 casi denunciati nel mantovano, oltre mille coprono la fascia dai 34 ai 60 anni con una maggioranza schiacciante di donne (1.009, mentre gli uomini sono 315), a riprova del fatto che sono le lavoratrici – specie nel settore sanitario– quelle più esposte al contagio.

I casi mortali denunciati al 31 dicembre sono 423, con un incremento di 57 in più rispetto alla rilevazione del mese precedente e pari a circa un terzo del totale dei decessi denunciati all’Inail dall’inizio dell’anno, con un’incidenza dello 0,6% rispetto ai morti da Covid-19 comunicati dall’Iss alla data del 31 dicembre. L’analisi territoriale conferma che le denunce ricadono soprattutto nel Nord del Paese: il 47,5% nel Nord-Ovest (prima la Lombardia con 37.208 denunce, il 28,4%), La provincia di Milano è anche quella con il maggior numero di contagi professionali denunciati nel mese di dicembre, seguita da Torino, Roma, Verona e Varese. Rispetto alla data di rilevazione del 30 novembre, le denunce di infortunio sul lavoro da Covid-19 sono aumentate (in Lombardia) di 5.338 casi (+16,7%), di cui 3.745 avvenuti a dicembre, 1.229 a novembre e i restanti riconducibili a mesi precedenti. L’aumento ha riguardato tutte le province pur spiccando per intensità del fenomeno quella di Milano (+39,0%). Maggiormente coinvolti i settori “Sanità e assistenza sociale” (25,2%), “Attività manifatturiere” (21,6%), “Commercio” (11,7%) e “Trasporto e magazzinaggio” (9,9%).