MANTOVA – Separare in modo sempre più efficace i percorsi Covid e non Covid per affrontare al meglio la nuova fase dell’emergenza. E’ questo l’obbiettivo principale della riorganizzazione del Pronto Soccorso di Mantova predisposto per maggio.
Il ritorno all’utilizzo del ps per patologie diverse dal coronavirus ha fatto emergere ancora di più la necessità di adeguare la struttura alla nuova realtà gestendo in modo ottimale spazie e operatori impegnati nelle cure.
“Il progetto – spiega Massimo Amato, direttore della Medicina D’Urgenza e Pronto Soccorso – prevede la creazione di 6 posti letto di osservazione breve Covid e il ripristino dell’analoga area destinata a pazienti non covid. Al termine dell’intervento il Poma avrà un pronto soccorso Covid e un pronto soccorso non covid. La riorganizzazione coinvolgerà la struttura, ma anche il personale medico e inferimieristico.
Verranno create area ad alta intensità (codici gialli e rossi) e aree a bassa intensità (codici verdi e bianchi) con relativi ambulatori e triage dedicati.
Sarà però un triage iniziale, ospitato in un open space (la ex sala d’attesa del pronto soccorso) ad indirizzare i pazienti, a seconda delle condizioni di salute, verso una delle due aree.
Per l’osservazione breve dei pazienti covid verranno utlizzati anche i moduli abitativi predisposti grazie all’ausilio della Protezione Civile, che verranno dotati di monitoraggio elettrocardiografico e strumenti per la ventilazione.