Covid, in Cina c’è la variante BF.7. Da Shanghai parte l’allarme “E’ più rapida e letale”.

A Shanghai sta avanzando con come un ciclone, la variante Covid BF.7. L’allarme arriva dall’ospedale Deji, il più grande di Shanghai: “Non possiamo farci niente – dicono i medici -. La variante BF.7 ci travolgerà, è più rapida e letale. Ci contagerà tutti”. Secondo i medici della struttura, attualmente nel centro finanziario cinese ci sono già circa 5,43 milioni di casi positivi. Numeri che si ritiene raggiungano i 12,5 milioni entro il 31 dicembre 2022.

Ora il rischio è che la nuova variante esca dalle frontiere, proprio per questo tra i passeggeri in arrivo negli aeroporti italiani, si controlla anche l’eventuale presenza della mutazione BF.7, insieme all’altrettanto temuta Gryphon. Fino ad oggi i voli provenienti dalla Cina hanno evidenziato solo le sottovarianti Omicron già conosciute anche da noi.  “Attraverso questi dati – aggiunge l’assessore al Welfare di Regione Lombardia, Guido Bertolaso, – stiamo cercando di ottenere una fotografia di quanto sta accadendo in Cina.
I passeggeri trovati positivi al Covid provengono da tre zone differenti del Paese asiatico: il primo del 26 dicembre da Nanchino, zona orientale, il secondo, sempre del 26, da Wenzhou, zona sudorientale, e il terzo, del 29 dicembre, da Tianjin, zona nord-est. Il fatto che i ceppi rilevati siano tutti di Omicron lascia intendere che questa sia la variante predominante, per la quale il popolo lombardo, e italiano in generale, è protetto grazie alla copertura vaccinale“.

Prosegue intanto l’attività di screening e sequenziamento, ma da Bertolaso arriva un’appello: “essenziale per scongiurare gli effetti gravi della malattia e quello di fare le dosi di richiamo”.

BF.7 la variante di Omicron presente in Cina
Da quando è comparsa la variante Omicon, le sottovarianti BA.4 e BA.5 sono diventate dominanti, ma i ceppi continuano a mutare, e così è arrivata BF.7 che al momento si sta diffondendo a Pechino e a Shanghai. Mentre risulta stabile o in riduzione in altri Paesi, anche quelli europei, come Francia Germania, Belgio e Regno Unito.

Perché è pericolosa
La nuova rapida variante Covid, ha tutte le caratteristiche per imporsi sugli altri ceppi. A causa del suo pool di mutazioni sulla proteina S o Spike, il gancio che permette al coronavirus di legarsi e invadere le cellule umane dando vita all’infezione, risulta estremamente contagiosa. Un singolo positivo, riesce a infettare un numero sensibilmente superiore di persone rispetto a Delta, la precedente variante di preoccupazione dominante. LR0 indicato da Tongzeng è compreso tra 10 e 18, contro il 5/6 di Delta.

I sintomi sono gli stessi delle altre varianti: febbre, tosse, mal di gola, rinorrea (naso che cola), dolori muscolari e affaticamento, in alcuni casi anche sintomi gastrointestinali come vomito e diarrea.

La preoccupazione dell’Oms
Una situazione che preoccupa fortemente l’Oms, che chiede “dati più precisi per poter valutare il rischio”. Da quando è finita la ‘Zero Covid’, l’Organizzazione ha dichiarato di non aver più ricevuto informazioni sui ricoveri. Nel contempo, il Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie ha istituito una rete di raccolta dati interprovinciale per monitorare lo sviluppo di nuove varianti.

Come arginare il fenomeno?
Gli esperti precisano, “abbiamo vaccini Covid aggiornati contro Omicron che risultano molto efficaci nel contrastare l’avanzata delle diverse mutazioni di Omicron, compresa BF.7”.