Presto anche a messa i fedeli potrebbero essere chiamati ad indossare le mascherine Ffp2. Al momento, l’utilizzo delle chirurgiche o delle più protettive Ffp2 in chiesa resta a discrezione ma, a quanto si apprende da fonti Cei, i Vescovi sono al lavoro per stabilire una direttiva generale sull’utilizzo delle mascherine. Affinché non sia più lasciato margine alla discrezionalità del singolo.
Proprio in questi giorni un parroco lombardo, don Paolo Zago nella cui parrocchia di erano registrati due casi di positività al Covid, dal pulpito ha consigliato ai fedeli di indossare le Ffp2 anche a messa: un semplice consiglio in via prudenziale ma a breve potrebbe diventare una prassi anche nelle chiese. Le messe restano invece libere dal green pass in base al Protocollo Cei-governo del 7 maggio 2020 integrato con le successive indicazioni del Comitato tecnico scientifico.
Sul fronte contagi, stando alle cronache quotidiane dal momento che non esiste una statistica a causa delle difficoltà di tracciamento delle singole situazioni, ci sono sempre più sacerdoti tra i contagiati.
Quanto ai casi di sacerdoti no vax anche in questo caso è difficile conoscere i numeri. Sta di fatto, per dirla con Stefano Femminis, responsabile dell’Ufficio comunicazioni sociali della diocesi di Milano, che al di là del fatto che non esista un obbligo vaccinale “il sacerdote che non si vaccina va contro le indicazioni del suo vescovo anche se nella nostra diocesi non risultano casi di preti ostentatamente no vax che dicono di non essersi vaccinati, al di là di un paio di situazioni di sacerdoti che hanno criticato la politica governativa sui vaccini”.
La stessa Conferenza episcopale con il suo presidente Gualtiero Bassetti, negativizzatosi dopo 10 giorni di Covid, anche ieri ha lanciato il suo appello affinché tutti si vaccinino contro il Covid