Covid, medico ai parenti: “La paziente è morta”. Ma la donna si “risveglia”

Covid, medico ai parenti:

In molti gridano già al miracolo ma quello che è accaduto all’ospedale Trigona di Noto, in provincia di Siracusa, è davvero difficile a spiegarsi. Una donna di 73 anni ricoverata nel reparto di terapia intensiva per complicazioni da Covid-19, è stata dichiarata morta, con tanto di comunicazione ufficiale ai suoi familiari, ma improvvisamente il suo cuore ha ripreso a battere.
Le sue condizioni, già fragili a causa di una serie di patologie pregresse, sono via via peggiorate, fino a qualche giorno fa, quando ne è stato confermato il decesso. Il suo polso, tastato da un medico, era senza battito e l’elettrocardiogramma risultava piatto.
Il medico ha avvisato così i parenti, che non vedevano la signora dal momento del ricovero oltre un mese fa, del suo decesso ma lei poco dopo si è ‘risvegliata’.
La procedura ospedaliera prevede che in caso di morte, il paziente resti in osservazione per due ore, e quindi venga ripetuto l’elettrocardiogramma per 20 minuti. Ma i sanitari, tornando nella stanza, hanno subito notato che la donna aveva ripreso colorito, il corpo era caldo e i valori tornati nella norma.
Ho chiamato personalmente i congiunti della signora per comunicare loro la notizia – ha raccontato al Giornale di Sicilia il dottor Maurizio Rizzotto, del reparto Covid dell’ospedale di Noto – seppure le condizioni cliniche della paziente permangono critiche”. La paziente, infatti, è ancora ricoverata, non è fuori pericolo, seppur si sia nel frattempo negativizzata. È possibile si sia trattato di un caso di morte apparente, un episodio molto raro ma che tuttavia potrebbe verificarsi, al punto che tra i consigli ai medici c’è appunto quello di tenere sotto controllo i pazienti con elettrocardiogramma nell’arco di una ventina di minuti dopo la dichiarazione del decesso.

 

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