“L’acquisto del vaccino anti-Covid è centralizzato e sarà somministrato gratuitamente a tutti gli italiani”. Lo ha annunciato il ministro della Salute Roberto Speranza questa mattina al Senato. Le prime dosi del vaccino Pfizer arriveranno tra il 23 e il 26 gennaio e verranno stoccate in 300 punti individuati all’interno degli ospedali, La priorità è vaccinare il personale medico-sanitario e delle Rsa, quindi gli ultra 80enni, poi 60-70enni e così via ad altre fasce, compresi i lavoratori essenziali e i malati cronici.
“Il vaccino è un bene comune – ha spiegato il ministro, un diritto che va assicurato a tutte le persone, alle donne e agli uomini, indipendentemente dal reddito e dal territorio nel quale ciascuno vive o lavora; nessuna diseguaglianza sarà ammissibile nella campagna di vaccinazione”.
“L’Italia ha opzionato “202.573.000 dosi di vaccino, che rappresenterebbero una dotazione ampia per poter potenzialmente vaccinare tutta la popolazione (per la vaccinazione servirà un richiamo) e conservare delle scorte di sicurezza. Abbiamo sottoscritto, infatti, per la parte che riguarda l’Italia, pari al 13,46%, tutti i contratti che l’Ue ha formalizzato. Non vogliamo correre neanche il più piccolo rischio di non poter disporre di un vaccino autorizzato prima di altri o che dovesse risultare più efficace, in conseguenza della scelta di non partecipare ad una delle acquisizioni stipulate dall’Ue”. ha continuato Speranza
“Se tutti i processi autorizzativi andassero a buon fine , cosa su cui non possiamo ancora avere certezza assoluta, l’Italia – ha precisato il ministro – potrebbe contare sulla disponibilità delle seguenti dosi: per il contratto con AstraZeneca 40,38 milioni di dosi, per il contratto con Johnson & Johnson 26,92 milioni di dosi, per il contratto con Sanofi 40,38 milioni di dosi, per il contratto con Pfeizer-BioNTech 26,92 milioni di dosi, per il contratto con CureVac 30,285 milioni di dosi, per il contratto con Moderna 10,768 milioni di dosi. Sono chiaramente numeri ancora subordinati a processi autorizzativi che non sono ancora completati».
“Le dosi hanno bisogno di richiamo e non sappiamo di quanto ci sia immunità. Non far coincidere la terza ondata eventuale con la campagna vaccinale”.
Sull’obbligo: “Partiamo senza, obiettivo raggiungere immunità di gregge con 40 milioni di italiani vaccinati” ha concluso il ministro.
Per la vaccinazione di massa verranno utilizzati grandi spazi pubblici, fiere e palestre. Previsto anche il coinvolgimento dell’esercito.