Cinquanta pensionati mantovani iscritti allo Spi Cgil hanno seguito oggi, all’hotel Sheraton di Bolzano, i lavori del convegno, organizzato dallo Spi Lgr Agb e dallo Spi Cgil di Mantova sul tema: “Democrazia sotto tiro”.
E’ stata questa l’occasione per il sindacato per ribadire come “la risposta alla deriva democratica in Italia e in Europa stia nei referendum sul lavoro e sulla cittadinanza che sono uno strumento fondamentale per la partecipazione e per i diritti. Votare 5 ‘sì’ l’8 e il 9 giugno è un argine alla destra radicale”
Sono intervenuti Carlo Ghezzi, vice presidente nazionale dell’Anpi, Fulvio Fammoni dell’alta scuola dello Spi Cgil, Tania Scacchetti segretaria nazionale Spi Cgil e Lisa Sinowatz, del sindacato austriaco. In apertura hanno parlato il segretario provinciale Spi Cgil di Mantova Ferdinando Colleoni e quello locale Alfredo Ebner.
Hanno fatto il punto sullo stato di salute della democrazia in tempi in cui “i regimi autoritari vengono considerati più efficienti e solidi”.
I relatori, moderati dalla giornalista Lissi Maier, hanno sottolineato che “sono ancora molte le sfide da affrontare, partendo dal fatto che le democrazie mature sono vittime del proprio successo. Si sono trovate di fronte alla difficoltà di dover gestire a livello nazionale problemi che in realtà hanno origini globali. Si riscontra un eccesso di aspettative da parte dei cittadini che si risolve poi in disillusione, al venire meno dell’intermediazione tradizionale dei partiti e dei sindacati”.
“Nei sistemi democratici – hanno detto ancora i relatori – è cresciuta l’importanza dei problemi identitari in parte collegati alle tendenze demografiche”. E’ stato fatto il caso degli Stati Uniti dove si registra “la crisi della minoranza bianca ovvero il declino dell’egemonia della potenza democratica dominante. In sintesi, la democrazia deve adattarsi al contesto interno e internazionale dimostrando di saper adoperare la grande capacità di adeguamento continuo che la caratterizza”
Il convegno è stato introdotto dal segretario dello Spi Cgil di Mantova Colleoni. “L’Europa – ha osservato – è un solido esempio di sistema democratico che ha a che fare con una serie di nuove fragilità. Due guerre ai confini e conseguentemente la questione strategica della sicurezza rendono l’Ue al tempo stesso vulnerabile e marginale quanto a capacità di essere influente. A questo va ad aggiungersi l’importanza della crisi demografica che rende la questione del capitale umano un fattore decisivo per la competitività dell’Unione e la perdita di competitività economica, in gran parte collegata ai difetti di una governance che non funziona più. Ma i fenomeni che tutti i giorni abbiamo di fronte a livello “macro”, sul piano nazionale e globale, non devono farci perdere di vista i segnali di crisi che si manifestano a livello micro: nelle Regioni e nei Comuni. È un fronte delicato e cruciale. Proprio perché riguarda le istituzioni più vicine ai cittadini, a loro volta investite dal virus della sfiducia e oggetto di continui attacchi”. Al convegno era presente anche il segretario provinciale della Cgil Maurizio Orezzi.