L’orientamento del Comitato Tecnico Scientifico è via la quarantena covid dopo un contatto con positivi per i soggetti vaccinati con 3 dosi o con seconda dose entro 4 mesi.
Quarantena a 5 giorni e obbligo di tampone, invece, per chi – vaccinato da oltre 4 mesi con la seconda dose – entri in contatto con un positivo. Per i non vaccinati la quarantena rimane di 10 giorni più il tampone o 14 giorni senza tampone.
Il Comitato tecnico scientifico ha avuto una “discussione ampia” sul tema all’ordine del giorno riguardante nuove regole sulla quarantena per i vaccinati Covid-19. E “ha trovato come sempre una posizione condivisa”, come si apprende da fonti qualificate del Cts.
CABINA DI REGIA – Nel pomeriggio, la riunione della cabina di regia si è protratta per quasi due ore. L’inizio del Consiglio dei ministri è aggiornato alle ore 19.30, come si apprende da fonti di palazzo Chigi.
Nel corso della discussione della cabina di regia sono stati affrontati due temi: le quarantene e la possibilità di estendere il Green Pass rafforzato a tipologie di attività attualmente non contemplate dalla normativa (ad esempio trasporti, fiere, impianti). Su questo secondo punto sono in corso approfondimenti. Si apprende da fonti di palazzo Chigi.
Per quanto riguarda le quarantene, sono ipotizzate tre categorie, in linea con gli orientamenti del Cts: i non vaccinati, per i quali continueranno a vigere le attuali regole (quarantena di 10 giorni); persone in possesso del Green Pass rafforzato da oltre 120 giorni, per le quali la quarantena si ridurrà a 5 giorni e alle quali, al termine di questo periodo, sarà richiesto un tampone con esito negativo; persone con dose booster o con Green Pass rafforzato da meno di 120 giorni, per le quali non sarà più prevista la quarantena ma una forma di autosorveglianza (no sintomi) e, al quinto giorno dal contatto con il caso positivo Covid-19, l’effettuazione di un tampone con esito negativo.
La decorrenza delle nuove norme, per ragioni organizzative e logistiche, sarà definita in accordo con il Commissario Figliuolo.
REGIONI – Passare dalla quarantena all’autosorveglianza per i vaccinati con dose booster entrati a contatto con positivi, riducendo il ricorso ai tamponi, e indirizzare l’attività di contact tracing sui non vaccinati e sui contesti di maggior rischio di diffusione del coronavirus. Stop ai tamponi per terminare la quarantena, dopo 10 giorni di isolamento, per chi ha la terza dose e non ha sintomi. E’ quanto scrivono i governatori nel documento condiviso in Conferenza Regioni e inviato al governo sulla riduzione della quarantena per i vaccinati con dose booster.
La proposta dei presidenti di Regione è di ”mantenere la quarantena per tutti i contatti non vaccinati” e di mantenere una strategia di testing nelle persone a rischio, come gli immunocompromessi, o per i contesti sanitari e socioassistenziali.
Infine i governatori chiedono al governo di permettere la graduale attivazione di meccanismi di automatizzazione per la comunicazione dell’isolamento e della quarantena e per la raccolta di informazioni sullo stato di salute e sui contatti.
COSTA – “La mia posizione personale è di condivisione delle proposte delle Regioni, per un cittadino che ha seguito le indicazioni del Governo, ha fatto due dosi e poi booster, credo che dobbiamo mettere in atto una distinzione per incentivare e accelerare la somministrazione della terza dose. Credo quindi che ci possano essere le condizioni per esentare dalla quarantena chi ha fatto il booster o chi ha fatto due dosi da meno di 4 mesi”. Lo ha detto il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, ospite di ‘Tagadà’ su La7.
TOTI – “Niente quarantena per chi ha già fatto la terza dose di vaccino o la seconda negli ultimi 4 mesi; stop ai tamponi per terminare la quarantena (dopo 10 giorni di isolamento) per chi ha la terza dose e non ha sintomi; estensione del Super green pass al mondo del lavoro. Queste sono le principali richieste che come Conferenza delle Regioni abbiamo fatto al Governo per modificare le regole della quarantena e del contact tracing”, scrive il presidente della Liguria e cofondatore di Coraggio Italia Giovanni Toti sulla sua pagina Facebook.
“Il virus circola veloce ma i vaccini hanno cambiato i suoi effetti sui cittadini, non possiamo non tenerne conto. Le Regioni, che da quasi due anni sono in prima linea contro il Covid, ancora una volta sono unite sulla strada del buonsenso, l’unica percorribile. Abbiamo gli strumenti per non bloccare il Paese, usiamoli in fretta”, aggiunge.