Cura del creato, il vescovo Marco Busca ai mantovani: “cambiare rotta è una necessità non più derogabile”

MANTOVA – Oggi, 1° settembre, inizia il Tempo del Creato che quest’anno porta il tema “Che la giustizia e la pace scorrano”. Inizia con la Festa del Creato (conosciuta anche come la Giornata mondiale di preghiera per la cura del Creato) e si conclude il 4 ottobre, quando verrà pubblicata – come annunciato da Papa Francesco – la seconda parte della “Laudato Si”. La scelta della data non è casuale: il 4 ottobre si festeggia san Francesco d’Assisi patrono dell’ecologia. 
In occasione dell’inizio del Tempo del Creato, il vescovo di Mantova Marco Busca ha lanciato un messaggio forte ai mantovani affinchè siano sempre più consapevoli che ognuno, con i propri stili di vita e i propri progetti, può fare molto per la cura, il rispetto e la valorizzazione dell’ambiente, come ad esempio con le comunità energetiche.
Ecco la lettera del vescovo:

Cari amici e care amiche mantovani,

le Chiese cristiane dal 1 settembre, Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato, al 4 ottobre, festa di San Francesco d’Assisi, celebrano il Tempo del Creato: un tempo disteso che stimola a riflettere sul nostro rapporto con la “casa comune” che abitiamo. Creare spazi di proposta e confronto che portino a scelte concrete per cambiare rotta è una necessità non più derogabile.

Lo capiamo osservando le calamità naturali che colpiscono il nostro pianeta. Lo capiamo quando incontriamo le nostre sorelle e i nostri fratelli costretti a migrare per i cambiamenti del clima e per la divisione impari delle risorse che sono tristemente concentrate nella mani di pochi Paesi. Lo capiamo nelle corsie degli ospedali incontrando la preoccupazione di coloro che vivono una condizione di salute precaria.

Questa prospettiva non deve però sovrastarci e metterci in una condizione di passività. Quello che possiamo fare è ancora molto! L’impegno e le energie di singoli cittadini, di gruppi, delle associazioni, delle Chiese e delle Istituzioni devono convergere per condividere le energie e le buone prassi. Non possiamo fermarci ai buoni propositi. Occorre pensare a dei passi concreti, innovativi e promettenti, di condivisione e compartecipazione sinergica. Mi riferisco, ad esempio, alle comunità energetiche rinnovabili che a livello nazionale hanno ricevuto una spinta decisiva a partire dalla 49esima Settimana sociale dei cattolici italiani di Taranto. Costituiscono una risposta dal basso al problema energetico, creando alleanze tra diversi attori (diocesi, parrocchie, associazioni del terzo settore, amministrazioni pubbliche) per il bene comune.

Per questo motivo il Tempo del Creato è un tempo propizio per riflettere e condividere progetti concreti e sostenibili di cura, rispetto e valorizzazione dell’ambiente. Quest’anno il programma del mese è particolarmente denso di iniziative diversificate e originali che ruotano attorno al patrimonio naturalistico del nostro territorio mantovano: i laghi, i fiumi, le campagne, le colline moreniche, il parco del Mincio… 

Ascoltare e rispondere al grido del Creato è una sfida che non si può compiere da soli: accomuna donne e uomini di differenti culture e sensibilità religiose, tutti cittadini di un mondo che ci è stato donato. Un vero e proprio atto di responsabilità verso le generazioni future che possiamo compiere, come ci ha esortato Papa Francesco, soltanto se “decidiamo di trasformare i nostri cuori, i nostri stili di vita e le politiche pubbliche che governano le nostra società”.

Insieme costruire un’alternativa è possibile.
+ Vescovo Marco

Per conoscere le iniziative organizzate in occasione del Tempo del Creato vedi: https://www.diocesidimantova.it/approfondisci/articoli/dettaglio/che-scorrano-la-giustizia-e-la-pace-tempo-del-crea/