CURTATONE – Importante accordo raggiunto tra il Comune di Curtatone e Green Park – Il Parco della Salute, ufficializzato in mattinata nella sede municipale di Corte Spagnola e frutto dell’approvazione della Giunta riunitasi in assise nel pomeriggio di ieri. Su base volontaria e previa prenotazione, da lunedì 8 giugno il Green Park è disponibile a far effettuare sino a tutto il 2020 ai cittadini di Curtatone i test sierologici venosi IgG-IgM al prezzo contenuto di 40 euro, con l’impegno della stessa struttura ad effettuare i tamponi naso faringei entro 48 ore in caso di necessità con comunicazione al distretto Ats senza costi aggiuntivi per coloro che risultassero positivi al test. Il Comune di Curtatone è il primo nel Mantovano a stipulare una convenzione favorevole per l’esecuzione dei controlli anti Covid da parte dei cittadini del territorio. A richiesta, gli stessi possono richiedere gratuitamente una tessera-abbonamento annuale, denominata GMS Card, che dà diritto ad una scontistica del 10% su tutte le prestazioni private erogate all’interno del Centro, non necessariamente legate al coronavirus e utilizzabile anche presso l’ospedale San Pellegrino di Castiglione delle Stiviere e quello di Volta Mantovana.
«Il discorso da farsi è in termini preventivi, perché se fosse puramente curativo rivelerebbe che è già troppo tardi per poter intervenire – spiega Guerrino Nicchio, presidente del Gruppo Mantova Salus di cui fa parte il Green Park -. Come tale, tutto ciò che è possibile fare in prevenzione, va fatto. È pur vero che la tendenza porta ad un numero sempre maggiore di controlli negativi ma questo è l’errore che può essere commesso nella corrente fase 3 e dobbiamo essere pronti qualora malauguratamente ci trovassimo di fronte ad una nuova ondata di contagi, tra qualche mese. Non possiamo farci condizionare dal rallentamento dei numeri e contiamo che questo accordo stipulato per la comunità di Curtatone possa dare una mano ad una maggiore consapevolezza del problema. Siamo tra i circa 40 laboratori autorizzati in Lombardia a svolgere questo iter non solo per i privati ma anche per l’Ssn e ciò rappresenta una grande garanzia a beneficio dei medici. Non da ultimo, anche per il Comune di Curtatone, visto che produciamo una convezione ufficiale in termini di responsabilità. È un obiettivo importantissimo quello che abbiamo raggiunto ed un utile servizio per la cittadinanza».
«Come previsto dalla normativa della Regione Lombardia i centri autorizzati a sostenere i test sierologici e di conseguenza i tamponi, come noi siamo, sono obbligati a fornire comunicazione dell’eventuale positività del test e del tampone- aggiunge Michele Nicchio, amministratore delegato del Gruppo, illustrando l’iter nel dettaglio –. Nei confronti dei medici di base, una rendicontazione giornaliera fa sì che il costo del test sia a carico di chi lo svolge ma sulla base della convenzione che abbiamo sottoscritto l’eventuale tampone non ricade sulle spalle del singolo. Qualora anche il tampone riscontrasse una positività, il soggetto verrebbe messo in quarantena e i successivi tamponi sino al riscontro della negatività sarebbero presi in carico dal Servizio Sanitario Nazionale. In ogni caso, entro 48 ore, pubblichiamo il referto riportante l’esito del test sul Fascicolo Sanitario Elettronico approntato da Regione Lombardia per medici di base e privati».
«Ringrazio la famiglia Nicchio, la struttura Green Park, i medici di medicina generale, il dottor Giuseppe De Donno e lo staff del Comune per aver contribuito alla realizzazione di questo accordo al servizio dei nostri concittadini – sottolinea il sindaco Carlo Bottani -. Da lunedì sino al 31 dicembre la possibilità di effettuare test sierologici venosi previo prenotazione via email è una opportunità di altissimo livello di cui siamo orgogliosi».
Accordo accolto con favore anche da Giuseppe De Donno, pneumologo dell’ospedale Carlo Poma di Mantova e personaggio del momento nella lotta al Covid-19. «Fondamentale è l’opera di divulgazione affinché i cittadini si sottopongano al prelievo – ha commentato -. L’esperienza accumulata sin qui ci porta a dire che pochissimi di loro hanno sostenuto il test sierologico, aspetto da implementare per tamponare conseguentemente il numero dei positivi».