Curtatone: i candidati sindaco a confronto con gli imprenditori di Confindustria

CURTATONE – Corte Spagnola ha fatto da cornice al confronto, schietto e diretto, tra i candidati sindaci e gli imprenditori associati a Confindustria Mantova. Ad aprire e moderare l’incontro il delegato comunale di Curtatone, Fausto Ramanzini, a cui ha fatto seguito l’intervento introduttivo del delegato della zona di Mantova, Alberto Zacchè, poi i tre candidati sindaci hanno illustrato i loro programmi agli imprenditori presenti.
Il sindaco in carica Carlo Bottani, ha ricordato l’importanza del comune come facilitatore d’impresa, tramite Impresa Comune ed ha rivendicato alcune azioni concrete durante il suo mandato, come l’abbassamento della pressione fiscale, l’attenzione alla formazione a distanza, con l’esperienza dell’università Pegaso e Camera di Commercio, ed al miglioramento della connettività del Comune grazie agli investimenti in fibra ottica insieme a Mynet. Ha poi rilanciato la sua idea di unità tra i vari livelli amministrativi ed istituzionali, necessaria per ripartire dopo la crisi CoVid.
Per Elena Molinari, l’approccio deve essere di tipo progettuale. Lamenta come il comune che si sia fermato dopo lo sviluppo degli anni 90. Tra i punti di forza del suo programma ha ricordato la riqualificazione della zona del Gigante tramite l’inserimento di attività e la rigenerazione urbana dell’area artigianale di Levata. Si è detta critica verso il recente insediamento della logistica della Gabbiano, per cui “il comune avrebbe dovuto fare di più per trovare una soluzione migliore, anche per l’azienda”. Ha poi prospettato un maggiore azione di reperimento dei fondi europei.
L’idea di Nicola Andreella è quella di Comune collaborativo nei confronti delle imprese, che si impegni a trovare insieme agli imprenditori le soluzioni ad eventuali problematiche, con un particolare sostegno alle piccole aziende.
Dopo il primo giro di presentazioni, è stato il presidente Edgardo Bianchi a sollecitare i candidati su alcuni punti. In particolare, richiamando il recente studio di EY presentato al Mamu, ha chiesto loro di esprimersi in merito all’autostrada Mantova-Cremona ed all’idea di “Grande Mantova”.
Bottani si è detto favorevole alla Mn-Cr, nella sua variante Mantovana ed in collaborazione con Rfi. Più restio sulla Grande Mantova, che secondo lui può essere realizzata ma con gradualità.
Molinari si è detta perplessa sull’autostrada, non tanto per il progetto, che condivide, ma perché ritiene che la mancanza di fondi sia il problema cronico. Sulla Grande Mantova, al di là dei confini amministrativi, ritiene che occorra lavorare sui servizi comuni e sulle infrastrutture, come ciclabili e – vista la disponibilità di due linee ferroviarie – di una metro di superficie.
Per Andreella occorre invece chiedersi se la Mn-Cr sia la scelta giusta. Secondo lui meglio un ampliamento della strada statale 10 con tangenziali che bypassino i comuni. Non è del tutto contrario all’autostrada ma nemmeno favorevole, ci sono troppi punti interrogativi. Si alla Grande Mantova, ma senza perdere l’identità.